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Un successo la commedia “Il Malato immaginario” di Moliere.

Argante Guarneri

Guarneri mattatore e malato… immaginario. Con frasi ed espressioni sicule è riuscito a coinvolgere un pubblico già pronto ad apprezzare la bravura e la spontaneità di un attore, conterraneo e coinvolgente. Buona la prima, ieri, a per la stagione teatrale “Turi Ferro” 2015/2016 di Città della Notte, a Villasmundo, in collaborazione con il Teatro in Primo piano e l’Abc di Catania per “La Domenica a Teatro”. Enrico Guarneri è Argante, perfetto ipocondriaco nella commedia “Il malato immaginario” di Moliere, rivista e riadattata per un pubblico numeroso e autenticamente divertito nelle uscite più da “Litterio” che da commediante francese. L’analisi delle debolezze umane e l’avversione di Moliere verso la classe medica, considerata un pugno di cialtroni, è il tema portante della commedia sul quale l’attore catanese riversa tutta la “verve” del suo personaggio.

La commedia messa in scena vede un esilarante malato – Guarneri appunto – che regge la scena con gag e battute nel più autentico spirito catanese, riuscendo a rendere il personaggio più verosimile e più vicino alla nostra realtà. E tra risate e riflessioni Guarneri è riuscito a trascinare lo spettatore in un’epoca dove la primogenita è promessa a un giovane medico solo per avere un medico per genero, pronto a curare il “sempremalato” protagonista di questa commedia: il barone Argante.

È dunque andato in scena un Moliere rivisitato ma rispettoso delle indicazioni dell’autore, che l’aveva creato pensando a sé stesso e ai suoi cinquant’anni, un uomo che vive tra medici e medicine. Sul palco la compagnia si è mossa con leggiadria intervenendo perfettamente nei tempi comici grazie alla bravura di Pietro Barbaro (Dottor Diaforetico), di un’esilarante Francesca Ferro (Tanina, serva di Argante), Nadia De Luca (Angelica, figlia di Argante), Giovanna Centamore (Beatrice, moglie di Argante), Giovanni Strano (Cleante, amante di Angelica), Rosario Minardi (Bernardo, fratello di Argante), Vincenzo Volo (Tommaso Diaforetico), Ciccio Abela (Purgone, medico di Argante), Doriana Nobile (Lisetta, figlia minore di Argante) e Rosario Marco Amato (Notaio).

Prossimo appuntamento fuori cartellone martedì 24 novembre con lo spettacolo “Le Olimpiadi del 1936” e il giornalista sportivo Federico Buffa, volto noto di Sky, tra i più conosciuti dal grande pubblico che racconterà dei Giochi olimpici del 1936 e di Jesse Owens, un afroamericano che vinse quattro ori e non ricevette dal presidente degli Stati Uniti nemmeno un messaggio di felicitazioni.

 


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