SIRACUSA – La Fp Cgil di Siracusa, con il segretario generale José Sudano e il coordinatore provinciale del comparto vigili del fuoco Sebastiano Azzaro, denuncia in un comunicato una “grave carenza di personale ‘capo reparto’ e ‘capo squadra’ del Comando di Siracusa“, con particolare attenzione al soccorso nautico nel porto di Augusta.
“Segnaliamo che il personale ‘capo partenza’ coordina l’attività delle squadre di soccorso tecnico urgente nel territorio della provincia di Siracusa, dislocate nella sede centrale di Siracusa, nel distaccamento nautico di Augusta-porto e nei 5 distaccamenti terrestri, rispettivamente di Augusta-terra, Lentini, Noto, Palazzolo Acreide e Priolo Gargallo – premettono i due rappresentanti sindacali nel comunicato – Occorre anche porre la necessaria attenzione ai rischi tipici di questo territorio: industriali, sismici, idrogeologici con ulteriori rischi per tutti gli operatori e la popolazione. Il personale ‘capo partenza’ svolge un lavoro molto impegnativo ed in difficoltà operative tipiche del lavoro dei vigili del fuoco. Ma il venire meno di tali figure importanti aumenta significativamente il carico di lavoro, pregiudicando, a volte, l’incolumità delle stesse squadre ed anche quella dei cittadini a cui si presta il soccorso“.
Secondo quanto rende noto la Fp Cgil aretusea, la dotazione organica teorica del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Siracusa è composta da 92 unità ‘capo reparto’ e ‘capo squadra’ terrestri divisa su 4 turni e 6 sedi terrestri, ma quella reale conta 55 unità comprese le unità sospese dal soccorso per perdita temporanea o definitiva dell’operatività, quindi si registrerebbe una carenza di 37 unità.
Sempre secondo il sindacato, la dotazione organica teorica del nucleo nautico di Augusta-porto conta 28 unità, di cui 14 ‘capi partenza’ divisi su quattro turni. Quella reale attualmente è di 9 unità, quindi vi è una carenza di 5 unità ‘capi partenza’. I vigili nautici che mancano sono invece 7. Mancherebbero in tutto 12 unità per il soccorso nautico nel porto di Augusta, “tra i più pericolosi dell’Europa – sottolinea la Fp Cgil – che conta 28 attività a rischio di incidente rilevante“.
Il sindacato di categoria evidenzia anche una criticità inerente al corso di recente attivazione: “Il 24 marzo 2025 si è dato avvio al necessario corso a ‘capo squadra’ con decorrenza 1 gennaio 2024, quindi con un ritardo di 15 mesi tra la decorrenza giuridica e quella economica, con la beffa per i destinatari di tale delicato compito, della perdita degli arretrati economici. I partecipanti al corso per ‘capo squadra’ sono stati sottratti al personale Vigile del fuoco, aggravando ulteriormente la carenza di personale Vigile del fuoco di 12 unità, tra i quali 4 autisti di mezzi di soccorso“.
Nel sindacato dei vigili del fuoco monta la preoccupazione in vista della prossima stagione calda: “Considerata la carenza di ‘capi partenza’ e l’arrivo della stagione estiva la situazione si aggraverà ulteriormente a causa dell’aumentare della richiesta di soccorso e del carico di lavoro che sarà, come prevedibile, sempre maggiore. Come al solito il personale dovrà sobbarcarsi le conseguenze della disorganizzazione in cui versa l’intero Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Informiamo la cittadinanza che le soluzioni alla grave carenza di personale che giungono dall’Amministrazione centrale sono inadeguate alle reali esigenze del territorio siracusano, (dal momento) che, invece di provvedere ad aumentare il numero di personale con massicce immissioni di nuovi vigili del fuoco, si continua a logorare il personale già in servizio sempre più stressato da carichi di lavoro insostenibili facendo ricorso al lavoro straordinario“.
“Se a questo si aggiunge che, con la ferma contrarietà della Fp Cgil, il Governo nazionale ha rinnovato il Contratto collettivo nazionale di lavoro dei Vigili del fuoco con risorse insufficienti – concludono i due rappresentanti sindacali – chiedendo di lavorare di più attraverso il lavoro straordinario, per guadagnare il giusto, dobbiamo denunciare che chi rischia davvero di più sono i cittadini, oltre ai lavoratori che si sacrificano per l’assolvimento dei doveri soccorso alla popolazione“.