Siracusa, amministrative, Granata dal palco lancia appello al prefetto: “I candidati sottoscrivano il codice etico antimafia” [Video]
SIRACUSA – Una richiesta accorata al prefetto Giuseppe Castaldo affinché tutti i candidati a sindaco e al consiglio e gli assessori designati sottoscrivano il codice etico previsto dalla commissione parlamentare Antimafia, in cui dichiarano di non avere pendenze con la giustizia o procedimenti penali in corso, anche nella fase del rinvio a giudizio per i reati più gravi.
È l’appello lanciato ieri sera dall’onorevole Fabio Granata (in corsa per la carica di sindaco di Siracusa), a conclusione dell’incontro pubblico tenuto in largo XXV Luglio con Enzo Guarnera, già parlamentare regionale e membro della commissione Antimafia all’Ars. I due, storicamente di idee politiche diverse, sono accomunati dal fatto di aver redatto insieme la normativa unica antiracket della Regione Siciliana che ha sostenuto coloro i quali, rompendo l’omertà, hanno denunciato l’estorsione e i tentativi di usura.
Sul piccolo palco allestito a due passi dal Tempio di Apollo e dal mercato di via De Benedictis, Granata e Guarnera hanno dato vita a un dibattito interessante sulla mafia nella Giornata della legalità, quella del 26° anniversario della strage di Capaci. “Di mafia si deve parlare anche in campagna elettorale, specie in una città – ha sottolineato Granata – che ha vissuto il cosiddetto Sistema Siracusa. Dobbiamo stare molto attenti perché chiunque prevarrà alle amministrative del 10 giugno non debba poi avere a che fare in consiglio con presenze che possano esercitare pressioni indebite sul governo della città”.
Una serata intensa e partecipata quella di ieri, alla quale non ha potuto fornire il suo contributo Elena Ferraro, l’imprenditrice di Castelvetrano che in passato ha denunciato e fatto arrestare i suoi estorsori. Era assente per motivi di salute.
Sono state ricordate le vittime di Capaci, con un minuto di silenzio. Il loro sacrificio è stato sottolineato dall’applauso dei numerosi presenti, tra i quali Giuseppe Barreca, presidente dell’associazione antiracket di Siracusa, “il primo, insieme a Pippo Imbesi – ha ricordato Granata – ad essersi ribellato al racket in questa città”.