Siracusa, assistenza a studenti disabili, nota della Regione alle ex Province. Vinciullo e Castagnino “diffidano” a non sospendere


SIRACUSA – Si è paventato nei giorni scorsi che i servizi Asacom dedicati agli studenti con disabilità delle scuole della provincia siano a rischio interruzione da domani, 1 febbraio.
Con una comunicazione del 29 gennaio, il Dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali ha invitato città metropolitane ed ex province a “rappresentare con sollecitudine il fabbisogno necessario all’assistenza agli alunni disabili, distinti per singoli mesi, da gennaio a giugno 2019”, al fine di poter “predisporre il decreto di impegno e liquidazione delle risorse spettanti”. Con l’approvazione della finanziaria regionale, sono stati infatti stanziati 19 milioni 150 mila euro per l’intero anno in corso. Il Dirigente generale precisa nella stessa comunicazione che “la sospensione di un pubblico servizio quale l’assistenza agli alunni disabili resta di vostra esclusiva responsabilità”, cioè in capo a città metropolitane ed ex province.
“Domani, il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione (Asacom) ai ragazzi e alle ragazze diversamente abili deve continuare, nessuno si permetta di interromperlo, altrimenti incorrerà nel reato di interruzione di pubblico servizio, come ha scritto in una nota il Dirigente generale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali della Regione siciliana”. Questa l’interpretazione che ne danno in un comunicato congiunto l’ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo e il consigliere comunale del capoluogo, Salvo Castagnino.
“Come si ricorderà, il 28 gennaio avevamo sollevato il problema relativo all’impossibilità della ex Provincia di interrompere il servizio di assistenza ai ragazzi e alle ragazze diversamente abili – proseguono Vinciullo e Castagnino – L’indomani mattina, con una nota indirizzata ai prefetti e ai commissari delle ex Province, con una lodevole iniziativa il Dirigente generale dell’assessorato della Famiglia ha ricordato che il servizio non può essere interrotto, che non aveva mai dato queste disposizioni e che “per la gestione delle attività di assistenza sono delegati codesti Enti (ex Province) che operano nella pienezza delle funzioni istituzionali in materia, in qualità di stazioni appaltanti e pertanto la sospensione di un pubblico servizio quale l’assistenza agli alunni disabili, resta di vostra esclusiva responsabilità”.
“Inoltre, il Dirigente regionale ricorda, così come io ho sempre detto e sostenuto – afferma Vinciullo – che è disponibile “uno stanziamento complessivo di 19.150.000,00 euro per l’intero anno finanziario 2019”.
“Domani – precisa Castagnino – in considerazione che la Regione ha accolto la mia richiesta, non inizierò lo sciopero della fame. Devo constatare, tuttavia, che per fare ottenere un diritto riconosciuto dalla Legge ho dovuto minacciare lo sciopero”.
“Ancora una volta – concludono i due esponenti politici siracusani – dalla ex Provincia regionale di Siracusa le risposte arrivano in ritardo, con evidente volontà di creare problemi ai cittadini, per cui il riscaldamento delle scuole è stato attivato quasi a fine gennaio e adesso si pensava addirittura di interrompere il servizio di assistenza e di comunicazione senza alcun motivo e in contrasto con le direttive previste dalla Legge. Ci auguriamo che questi disservizi debbano venir meno, sapendo, comunque, che continueremo a vigilare in difesa dei diritti di tutti i cittadini e in modo particolare delle fasce più deboli e fragili”.
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