Siracusa, L’On. Zappulla invita ad alzare un muro unitario e trasversale che impedisca ogni violenza

Siracusa – Il deputato nazionale del Partito Democratico Pippo Zappulla fa quadrato attorno alla consigliera comunale Simona Princiotta fatta oggetto di un nuovo atto intimidatorio. “Sull’ennesimo vile attentato intimidatorio alla consigliera comunale Simona Princiotta ribadisco la necessità di alzare un muro unitario e politicamente trasversale che impedisca ogni violenza – dichiara Pippo Zappulla – , ogni tentativo di ledere la dignità e la libertà di ognuno ad esprimere la propria opinione. La dinamica dell’atto rappresenta un chiaro e gravissimo metodo mafioso e mi auguro che ognuno senta dentro il bisogno e la necessità di gridare il proprio no all’imbarbarimento del clima politico. La mia vicinanza personale e politica a Simona Princiotta è cosa nota e quindi a lei non ho altro da dire se non confermare il mio sostegno concreto l’invito a non abbassare la guardia, a non cedere, ad andare avanti nella battaglia intrapresa. L’escalation di intimidazioni, di atti volgari e violenti degli ultimi giorni testimonia che le sue denunzie e le sue battaglie hanno toccato nervi scoperti e altarini occultati. Di fronte ad aggressioni così gravi e profonde che attentano oltre che alla sicurezza personale anche alla serenità e tranquillità della famiglia, ogni piccolo distinguo non ha senso e in me prevale la piena consapevolezza della gravità della vicenda e a Simona Princiotta consegno il mio pieno e convinto sostegno, personale e politico. E a chi non coglie l’occasione per applicare la nobile arte del tacere – aggiunge -, rammento che per la macchina bruciata due anni fa davanti casa non si sono trovati i colpevoli materiali ma la stessa relazione degli inquirenti sostiene che è fondato pensare che sia collegato all’attività politica. Io spero sempre che si trovino autori e mandanti di quel gravissimo atto, così come di quello di ieri notte ed altri ancora. Mi chiedo, però, se alla politica non inquieta e indigna il fatto di sapere che una consigliera comunale subisce intimidazioni, attentati di varia natura per la sua attività. La libertà, la dignità e il no alla violenza dovrebbe unire tutti i siracusani e la classe dirigente della città. Per fortuna molti hanno fatto sentire la loro voce solidale, aspetto lo facciano tanti altri ancora. Confesso di non avere apprezzato la mancata solidarietà del Sindaco (che ho cercato di individuare inutilmente nel suo comunicato) a cui colgo l’occasione di fare sapere che nel caso volesse mantenere la promessa della querela non rinunzierò certo al piacere che mi vorrà dare e quando occorrerà non mi avvarrò delle prerogative parlamentari dell’immunità. Così come ritengo utile precisare che la mia storia e i miei principi di democratico e di uomo di sinistra mi consegnano forti e immodificabili i valori del garantismo e dello stato di diritto. Quindi nessun integralismo giustizialista può e deve emettere sentenze di colpevolezza a prescindere. Al contempo di fronte a 22 avvisi di conclusioni d’indagine con richieste di rinvio a giudizio non condivido mielose e patetiche assoluzioni più o meno mediatiche. Sostengo la Magistratura e, tranne prove contrarie, ne rispetto le decisioni. Considero, pertanto, caricaturale il tentativo gravemente in campo di adombrare chissà quali sospetti di complotti e manovre sotterranee di poteri forti. Mancano solo le toghe rosse e il quadro è completo. Ritengo irricevibile inoltre il palese e volgare tentativo di capovolgere la realtà facendo passare per cattivi i denunzianti, la magistratura, certa stampa e per buoni, perseguitati e da beatificare i denunziati. Questa rappresentazione e non è da società civile e non fa onore a chiunque la alimenti. Torno – afferma il deputato siracusano -, pertanto, a sostenere la proposta avanzata dal segretario provinciale del Pd Alessio Lo Giudice di azzerare la giunta comunale. Atto politico fondamentale non per confessare una indistinta responsabilità ma perché la città merita un chiaro segnale di consapevolezza della gravità della situazione. Penso, inoltre, per identiche e altre ragioni, sia necessario scegliere di azzerare pure gli altri incarichi istituzionali e politici dell’attività comunale (Presidenza del consiglio, Capogruppo Pd e Presidenza delle commissioni). Anche per testimoniare la volontà vera e seria di volersi mettere in discussione in una fase davvero complicata e delicata. C’è un solco che rischia di scavarsi profondo e gravissimo con la città che si chiama questione morale. O si affronta e governa o la si subisce. Per quanto riguarda – conclude -, infine, gli attenti osservatori delle vicende politiche interne al Pd li voglio tranquillizzare o preoccupare non so: la Sinistra Riformista discute sempre e senza remore, manteniamo pure sensibilità e articolazioni talvolta diverse ma sui punti fondamentali anche di questa fase confermiamo una posizione assolutamente unitaria: nei prossimi giorni l’intera area ribadirà con un comunicato a più firme la posizione della componente”.