Siracusa, al museo “Paolo Orsi” mostra di archivio Inda, reperti archeologici e monili Santa Lucia


SIRACUSA – La Fondazione Inda ha inaugurato, al Museo archeologico “Paolo Orsi”, la mostra Una sola passione. Il destino dell’eroe classico. Realizzata in collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, l’esposizione è a cura di Michele Romano, Elena Servito e Rosa Lanteri ed è frutto della stretta sinergia tra l’Inda e il Parco archeologico e della collaborazione con la Deputazione della cappella di Santa Lucia che esporrà alcuni monili del tesoro della patrona di Siracusa. L’esposizione al Museo “Paolo Orsi” rimarrà aperta al pubblico fino al 17 giugno, negli orari di apertura del museo.
La mostra crea un dialogo fra alcuni dei reperti archeologici custoditi nel museo regionale, il materiale d’archivio conservato dall’Inda, abiti, immagini e documenti, e i gioielli del tesoro di Santa Lucia. Il percorso espositivo è infatti suddiviso in tre sezioni: gli abiti e i materiali d’Archivio Inda dei precedenti allestimenti delle opere in scena quest’anno al Teatro greco, segnatamente le due tragedie di Sofocle, Elettra ed Edipo a Colono, e la commedia di Aristofane Lisistrata, in dialogo con i reperti conservati al “Paolo Orsi”; la sezione dedicata al corredo del guerriero ignoto risalente al IV secolo e quella incentrata sulla figura dell’eroe classico.
La mostra è stata ideata da Elena Servito, responsabile Archivio e Biblioteca dell’Inda, insieme a un comitato scientifico composto da Michele Romano, che ha curato la sezione iconografica della mostra, dal direttore del Museo Carmelo Bennardo, dalla dirigente del museo Rosa Lanteri, che cura la sezione dei pezzi archeologici, da Dario Bottaro, esperto di collezioni museali ecclesiastiche. L’allestimento è di Carmelo Iocolano, le foto e i video di Franca Centaro.
“L’elemento più importante della mostra – ha affermato Michele Romano, curatore della sezione iconografica della mostra – credo sia l’unione tra la parola e l’immagine: immagini, figure, vasi antichi, costumi, iconografia narrano i testi di duemila anni e penso sia proprio questa la contemporaneità del teatro antico che ancora oggi ammalia tutti noi”.
“Si tratta di una nuova occasione per esporre il materiale conservato all’interno dell’Archivio Inda e per far conoscere il materiale polimaterico in esso custodito – ha aggiunto Elena Servito, responsabile dell’Archivio Inda – Saranno esposti i materiali promozionali e gli abiti di scena di Edipo a Colono, Elettra e Lisistrata presenti nel repertorio archivistico sartoriale Inda. Negli oltre 100 anni di rappresentazioni classiche, l’Inda ha coinvolto grandi nomi della sartoria teatrale, il loro lavoro è testimoniato dalle missive, contratti, figurini, foto e dagli abiti custoditi all’interno del nostro Archivio e che diventano strumenti fondamentali per la ricostruzione di questo settore teatrale”.
“Si propone in questa sede una scelta di reperti che, in un costante dialogo con gli abiti, le immagini e il materiale archivistico dell’Inda, concorrono a narrare lo spirito delle tragedie e la commedia rappresentate quest’anno – ha riferito Rosa Lanteri, archeologa – Le scene figurate di due splendidi crateri rimandano l’una al mito di Oreste, la cui furia omicida è stata alimentata dalla sorella Elettra, mentre l’Edipo Re del secondo cratere è rappresentato davanti a una scenografia teatrale. Infine, per Lisistrata, il corredo di un mercenario italico, seppellito con daga, lance e frecce, è sembrato il più idoneo a rappresentare la crudele realtà delle guerre e dei conflitti di sempre”.