Agnone Bagni, sequestrati cento chili di marijuana in un’abitazione: due arresti


SIRACUSA – Nel corso della giornata di ieri, agenti della Polizia di Stato, in servizio al commissariato di Lentini, hanno arrestato il cinquantenne catanese Rosario Calatella e hanno sottoposto a fermo di indiziato del delitto Pullumb Kongjoni, albanese di 43 anni, per detenzione a fini di spaccio e traffico di sostanza stupefacente, nello specifico marijuana.
Nella conferenza stampa tenuta stamani nella sede della Questura di Siracusa, si è reso noto che gli investigatori del commissariato di Lentini, a seguito di una celere ma efficace attività di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Siracusa, hanno organizzato servizi di appostamento finalizzati a verificare la presenza di cittadini stranieri intenti svolgere delle attività di carico e scarico di grossi quantitativi di pacchi in due abitazioni della contrada Agnone – Fortezza, nel territorio di Agnone Bagni, frazione di Augusta. Pertanto gli agenti, dopo una breve verifica, hanno deciso di fare irruzione all’interno delle due proprietà.
Nella prima delle due, gli operatori di polizia hanno identificato il proprietario per il catanese Calatella, e, nella perquisizione condotta anche con l’aiuto di unità cinofile, sono stati rinvenuti 100 chilogrammi circa di marijuana nascosta sotto la ghiaia di un’aiuola e in alcune stanze della casa. La droga era già confezionata in buste di cellophane sottovuoto, del peso di 2 o di 5 chilogrammi.
Contestualmente, gli agenti hanno perquisito la seconda abitazione in uso a un terzo soggetto di 60 anni, C.G., già conosciuto alle forze di polizia, il quale si trovava con il cittadino albanese Kongjoni, ospite nella sua abitazione. La perquisizione eseguita, con l’ausilio, anche in questo caso, di cani anti-droga, ha consentito di rinvenire 7,8 grammi di marijuana, di cui il C.G. ha riferito di esserne unico possessore e assuntore.
Nel corso dell’esecuzione dell’arresto del Calatella, gli investigatori hanno sequestrato un videoregistratore, installato all’interno dell’abitazione di quest’ultimo, nonché un’agenda con nomi e cognomi. La visione delle immagini ha consentito di acclarare che, ieri l’altro, il Kongjoni insieme al Calatella avrebbero prelevato quattro involucri contenenti droga. Due di questi involucri venivano celati all’interno di un sacchetto di plastica nero e sistemati accanto ad un ripostiglio, sito nei pressi della scala che porta al piano superiore. I due involucri messi all’interno del sacco nero venivano successivamente consegnati ad una persona non identificata che giungeva nella villa a bordo di autovettura.
Sono in corso ulteriori investigazioni, sempre coordinate dalla Procura della Repubblica aretusea, per ricostruire il giro del traffico generato dall’ingente quantitativo di droga sequestrato.