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Al #Sud si legge meno rispetto al resto del Paese. #L’Istat conferma il trend negativo

L’Istat ha pubblicato ieri i dati sulla “produzione e la lettura di libri in Italia” per l’anno 2014, una statistica che ci presenta un quadro preoccupante. Emerge dallo studio come la lettura, praticata per hobby o per esercitare il piacere di leggere, sia un fenomeno in calo rispetto all’anno precedente. Questo il dato principale che ci conferma un trend poco edificante e ci suggerisce come i “lettori forti”, nonostante rimangano stabili, siano solo il 14,3%, soprattutto donne e persone con un’età superiore ai 65 anni. Si intuisce un graduale abbandono della lettura, in particolare nel Meridione dove leggere un libro rimane un fenomeno meno diffuso rispetto all’intera penisola.

La produzione di lettura lettura al sudnel 2014 che riguarda la quota di lettori di libri scende dal 43% al 41,4%, una diminuzione significativa rispetto al 2013. Mentre oltre 23 milioni di persone dichiarano di aver letto un libro nei 12 mesi precedenti l’intervista. I dati ci confermano come la lettura sia praticata in maggioranza dalle donne, che mostrano una maggiore attitudine: complessivamente il 48% contro il 34,5% degli uomini dichiarano di aver letto almeno un libro durante l’anno.

Un fenomeno che investe soprattutto le regioni del meridione è quello degli
intervistati che dichiarano di non aver letto neppure un libro nel corso dell’anno, in particolare alcune regioni presentano dei livelli preoccupanti. I “non lettori” sono oltre la metà della popolazione su ben 14 regioni italiane: il fanalino di coda è la Sicilia al 71,8%, segue la Puglia al 70,8% e la Basilicata al 69,6% che scende sotto il valore del 70% della popolazione.

Un dato che va letto insieme alla difficoltà di accedere ad altre risorse culturali: coloro che hanno una scarsa attitudine alla lettura presentano anche una certa difficoltà ad accedere nei luoghi di interesse culturale e scientifico, come i Musei o siti archeologici; coloro che sono abituati a leggere, rispetto ai “non lettori”, trovano più semplice visitare o assistere manifestazioni di carattere culturale.

In compenso, nel 2014, quasi 5 milioni di persone hanno letto o scaricato libri online o e-book. Un dato che conforta l’intero Paese e che permette di evidenziare come si stia diffondendo il consumo di prodotti editoriali digitali e di guardare con ottimismo al futuro. Tra le persone che hanno letto o scaricato libri on-line in relazione alla persone che hanno utilizzato internet, emerge come il fenomeno interessi maggiormente il Centro-Italia. Il Lazio è la regione che si attesta al 20,6%, seguono due regioni settentrionali il Piemonte e la Liguria, rispettivamente al 17,5% e al 17,2%. Mentre, ancora le regioni meridionali fanno fatica a sfruttare le competenze informatiche, vediamo così in fondo alla classifica la Basilicata 12,1%, la Puglia 12,7% e la Sicilia al 12,8%.

Pertanto, nel Mezzogiorno la lettura è meno diffusa rispetto al resto del Paese: meno di una persona su tre nel Sud e nelle Isole ha letto almeno un libro. Una statistica che ci conferma ancora una volta un trend negativo per le regioni meridionali che per una serie di ragioni non riescono a sfruttare le proprie risorse e si presentano come un unicum svantaggiato rispetto al resto del Paese.

Per leggere in dettaglio i dati Istat sulla “produzione e la lettura di libri in Italia” consultare il link:

http://www.istat.it/it/archivio/145294


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