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Ancora una strage di immigrati a sud di Lampedusa. 16 i morti trovati in un gommone dalla Marina Militare

migranti

 

Sono stati soccorsi ieri 4 dicembre 278 migranti dalle navi della Marina Militare impegnate nelle operazioni navali di sicurezza e sorveglianza marittima nello Stretto di Sicilia. Il pattugliatore Cigala Fulgosi e la corvetta Driade hanno recuperato da due gommoni 102 e 100 migranti a sud di Lampedusa. I migranti sono stati trasbordati sulla rifornitrice di squadra Etna. A bordo di nave Etna, nelle operazioni di screening sanitario e polizia giudiziaria, cooperano anche i medici della Croce Rossa, le infermiere volontarie del Corpo della Croce Rossa, i volontari della Fondazione Rava, di Save The Children e il personale della Polizia di Stato. Ieri le motovedette delle Capitanerie di Porto 302 e 309 insieme al rimorchiatore civile Burbon Argos hanno soccorso un gommone a sud di Lampedusa.   Il gommone aveva a bordo 16 corpi senza vita, decedute presumibilmente per ipotermia e disidratazione, e 76 migranti tra cui due in condizioni critiche: uno per ipotermia trasferito con l’elicottero di nave Etna all’ospedale di Lampedusa e uno con edema polmonare in fin di vita e deceduto poco dopo. Le valutazioni sanitarie sono state effettuate dal personale medico del Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) a bordo delle motovedette delle Capitanerie di Porto. I migranti sono stati trasferiti prima su nave Orione e successivamente sulla rifornitrice Etna. Le salme sono state trasferite sulla motovedetta CP 273 delle Capitanerie di Porto per lo sbarco oggi a Porto Empedocle.

Salvatore Pappalardo

 


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