Palermo – Questa sera è stato approvato, dopo in lungo dibattito in Aula, l’Assestamento del Bilancio di Previsione per il triennio 2015/2017. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
La legge approvata, che è stata predisposta in attuazione delle disposizioni previste dall’art.5 del D.L. 118 e tenendo conto delle osservazioni delle sezioni riunite della Corte dei Conti, è sicuramente la più drammatica che è stata mai approvata dalla Regione, visto che quasi 7 miliardi di euro vengono cancellati in quanto residui attivi non più riscuotibili.
La somma di 7 miliardi di euro verrà ripianata per quasi 5 miliardi di euro in 30 anni e per quasi 1,9 miliardi in 7 anni.
Sia chiaro che questi residui attivi sono somme non riscosse a partire dal 1994 e quindi, in un momento così drammatico, andiamo a coprire buchi che hanno lasciato tutte le Amministrazioni Regionali che si sono succedute dal 1994 ad oggi.
Tuttavia, ha continuato l’On. Vinciullo, la manovra comunque presenta aspetti positivi: quasi 39 milioni vengono liberati per i Comuni, oltre 20 milioni per i precari, 1,6 milioni per i Liberi Consorzi, oltre 2 milioni per il ricovero dei minori e per i disabili psichici, 2 milioni per i Consorzi di Bonifica, oltre 22 milioni per i forestali, quasi 14 milioni per il Piano Sanitario Nazionale e quasi 10 milioni per i PIP.
Una manovra quindi che nella sua drammaticità, ha proseguito l’On. Vinciullo, ha cercato di prendere in considerazione tutti coloro i quali versavano in condizioni di precarietà e di fragilità, non ultimi i malati talassemici e l’Arma dei Carabinieri e pur dovendo inseguire le polemiche strumentali di questi giorni e tutte le difficoltà legate a un bilancio che grondava solo sangue, siamo riusciti almeno a dare la possibilità a forestali, Consorzi di Bonifica e non vedenti di avere risposte, seppure minime, ma nel rispetto delle leggi attualmente in vigore.
Non possiamo esprimere un giudizio politico sulla manovra, ha concluso l’On. Vinciullo, il relatore della manovra, in quanto la stessa non è frutto di scelte strategiche ma solo di superamento della crisi attuale.