Assemblea dei cittadini nel quartiere Vignalonga a Floridia sull’ipotesi di un centro per immigrati. Dichiarazione del portavoce del Quartiere Milo Giarratana
Floridia – La vicenda di una possibile accoglienza di migranti richiedenti asilo in una palazzina nel quartiere di Vignalonga sta suscitando preoccupazione da parte della popolazione che abita in quella zona. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Milo Giarratana e portavoce del quartiere che ci ha dichiarato: “Voglio premettere innanzitutto che non c’è nulla di concreto. Il tutto è partito da una segnalazione di alcuni residenti del quartiere che hanno visto parecchie unità di extracomunitari che visionavano degli appartamenti che si trovano in via Sciascia. Questi appartamenti sembra che abbiano già avuto una destinazione d’uso come centro di ricovero anziani. Adesso non si sa effettivamente nulla di concreto. Però, il quartiere è allarmato perché teme che questo si trasformi in un centro di accoglienza o addirittura di prima accoglienza per rifugiati per extracomunitari. I residenti assolutamente – aggiunge Milo Giarratana – non ne vogliono sapere di questa cosa. Io ho cercato di fargli capire che non possiamo anteporci alla legge. Quello che possiamo fare noi è quello che ci vengono garantiti dei principi sacrosanti che sono quelli della quiete pubblica, quelli della sicurezza pubblica e quelli del lieto vivere e del lieto convivere perché io presumo che comunque non si debba abbandonare nulla in mare ma quando arrivano da noi devono rispettare le nostre regole. Presumo che sarebbe più opportuno all’inizio non metterli in un centro ad alta densità abitativa e poi seguire un processo graduale di integrazione perché in questo modo rischiamo veramente delle xenofobie. Quello che sto cercando di fare io è quello di capire quanto ci sia di vero su questa notizia. Già è una notizia il fatto che ci siamo riuniti e che porto avanti io come portavoce del quartiere un discorso di disagio, di sofferenza da parte dei cittadini e dobbiamo cercare di capire se riusciamo a farlo rientrare”.
