Il centro di accoglienza per immigrati di Augusta è stato chiuso, definitivamente. Gli immigrati irregolari sedicenti minori, ospiti del centro, sono stati trasferiti in una struttura di accoglienza nel territorio di Melilli.
L’edificio cd. delle “Scuole Verdi”, dopo l’uso improprio che se ne è fatto per sei mesi, una volta eseguiti i necessari lavori di adeguamento, alla fine tornerà agli alunni augustani. La chiusura del centro per immigrati fa seguito ad una petizione da duemila firme (mica online) consegnata a giugno al Prefetto di Siracusa come al Ministro dell’Interno, a un’interrogazione a risposta scritta presentata alla Camera dei Deputati, a due interrogazioni ai Commissari Straordinari comunali protocollate la prima a gennaio e la seconda appunto due settimane fa (Prot. 56665 del 2 ottobre). Una pressione positiva che finora ha pure fugato la paventata moltiplicazione dei centri di accoglienza, esercitata insieme ai cittadini e ai comitati che non si sono arresi, dal Comitato spontaneo del quartiere Terravecchia-Paradiso al Comitato Cittadino Augustano.
Si è consapevoli che finché una normativa inadeguata, che il governo Renzi-Alfano non intende correggere, imporrà ai Comuni di primo approdo di farsi carico degli immigrati che si dichiarano minori, si dovrà comunque individuare una struttura idonea e dignitosa. La si individui fuori dai centri abitati. Si ricordi che il territorio di Augusta è vasto e si estende sino al fiume San Leonardo. L’ex foresteria della Marina Militare, in pieno centro storico, non è una soluzione razionale e replicherebbe il clamoroso errore che ha già danneggiato un intero quartiere. Piuttosto, l’ex foresteria sarebbe la sede ideale per gli uffici pubblici che garantiscono quei servizi ai cittadini che Augusta ha perso o rischia di perdere.