Avola, inchiesta su opere di riqualificazione, diciotto indagati: c’è anche il sindaco Cannata


AVOLA – La Procura della Repubblica di Siracusa ha notificato ieri un avviso di conclusione indagini al sindaco di Avola, Luca Cannata (nella foto di repertorio) e ad altri diciassette tra dipendenti comunali di Avola, amministratori, imprenditori, che risultano accusati a vario titolo di truffa, turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e di falso ideologico.
Le indagini sono svolte dal commissariato di Avola, diretto da Fabio Aurilio. A coordinarle è il sostituto procuratore, Tommaso Pagano.
La vicenda è legata ai lavori di manutenzione e riqualificazione di alcune aree di Avola, tra cui, nel caso specifico contestato al sindaco di Avola, il progetto per gli interventi di manutenzione e riqualificazione ambientale di Marina Vecchia.
Tramite la sua pagina social, il sindaco Cannata commenta: “Un avviso che porta con sé alcuni interrogativi e dubbi, iniziamo con la tempistica. Mi è stato notificato ieri, ma già da giorni in alcuni ambienti politici se ne parlava. Una fuga di notizie che pare sia stata per un motivo di interesse politico. Chi ha rischiato, infrangendo la legge, pare lo abbia fatto proprio per far desistere il mio gruppo da un coinvolgimento nelle prossime competizioni europee”.
E sulle ipotesi di reato che vengono contestate dagli inquirenti, in particolare in merito al presunto falso ideologico, aggiunge: “Un altro interrogativo che ci porta a non comprendere quale sia l’indagine svolta nei miei confronti dato che, comunque, ho anche il ruolo di sentire gli uffici per realizzare le opere pubbliche. Noi continuiamo ad essere fiduciosi nella Magistratura, come sempre abbiamo fatto. Anzi, pensiamo che ogni tipo di indagine serva a dare forza e trasparenza alle amministrazioni locali e continueremo a fare nel rispetto delle regole. Andiamo avanti”.