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Capitale cultura 2020, sfuma il sogno del Val di Noto. Ma Bonfanti e Granata puntano ancora sul Distretto del Sud-Est

SIRACUSA – Ѐ sfumato il sogno di diventare Capitale italiana della Cultura 2020 per il Distretto turistico Sud-Est di Sicilia. Il Val di Noto aveva presentato la candidatura unica nei mesi scorsi: Noto, Catania, Siracusa, Modica, Scicli, Caltagirone, Militello Val di Catania e Palazzo Acreide si erano unite per rappresentare la cultura nazionale nel 2020. Ma ieri il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ha annunciato i nomi delle città finaliste: Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.

Sul verdetto del Mibact si è espresso Corrado Bonfanti, presidente del Distretto Sud-Est di Sicilia e sindaco di Noto, che da capofila aveva avanzato la candidatura.

“Io penso che non sia stata bocciata una semplice candidatura – scrive Bonfanti sulla sua pagina social ufficiale – quando si concorre in tanti è da mettere in conto, io penso sia stata bocciata, e questo è più grave, una idea rivoluzionaria che ha minato le basi su cui, qualche anno fa è stato pensato lo stesso concorso; non si era mai visto finora che non una città, concetto oggi del tutto superato, ma un intero territorio, quello del Val di Noto in questo caso, avesse avanzato una candidatura così ricca e articolata”.

“Il concentrato più importante al mondo di beni monumentali, artistici, paesaggistici e naturalistici, un territorio ricco di storia, di tradizioni ancora vive, di eccellenze enogastronomiche, di mare e di sole – continua – Il concentrato più importante al mondo di beni iscritti nella World Heritage List dell’Unesco, le città tardo barocche, Siracusa e la Necropoli di Pantalica, l’Etna. Insomma, per dirla in termini scolastici, facendoci trasportare dalla testa e dal cuore, ci siamo spinti troppo oltre, siamo andati fuori tema!”.

In mezzo ai ringraziamenti per “tutti coloro che ci hanno creduto e ci credono ancora”, non c’è spazio per i rimpianti, perché “questa fantastica esperienza continua con maggiore determinazione nella assoluta convinzione che la strada imboccata sia quella giusta”, precisa il sindaco Bonfanti.

Sulla stessa lunghezza d’onda Fabio Granata, che del Distretto turistico Sud-Est di Sicilia è il direttore, esprimendo un commento attraverso social network: “Il Val di Noto non è stato ammesso alla fase finale per Capitale italiana di Cultura 2020. Il nostro progetto è stato considerato eccessivamente innovativo poiché mette insieme, oltre il campanile, un unico e straordinario paesaggio culturale e non propone una singola Città. Adesso faremo il tifo per Agrigento – conclude – ma contemporaneamente rilanceremo in avanti il nostro progetto che sarà sempre più un unico distretto così come intuito da Cesare Brandi. Lunga vita al Valdinoto e grazie a Corrado Bonfanti, a Frankie Terranova e a tutti (o quasi) i sindaci che ci hanno creduto e che sono certo lanceranno in avanti la nostra idea a iniziare dalla prossima Bit. Evviva il Sud-Est evviva il Val di Noto!”.

Tra le dieci finaliste, è rimasta quindi una sola siciliana. Si tratta di Agrigento, che avrà tempo fino al 31 gennaio 2018 per integrare il dossier che era stato presentato. Il nome della città vincitrice verrà annunciato dal ministro Franceschini il 16 febbraio alle 11 durante una cerimonia pubblica.

(foto di repertorio)


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