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Floridia, domenica si inaugura la mostra di pittura “Paesaggio,visione e memoria”

 

paesaggio

Domenica 29 marzo, alle ore 17.30, presso il museo etnografico Nunzio Bruno di piazza del Popolo a Floridia, si terrà l’inaugurazione della mostra di pittura “Paesaggio, visione, memoria”, dei maestri Luciano Paone e Giacomo Perticone, dedicata ai paesaggi dell’altopiano degli Iblei.

La mostra, che sarà presentata dal semiologo e critico d’arte Salvo Sequenzia, che ha curato anche un testo interpretativo delle opere esposte, nasce all’interno di un progetto di incontro e di confronto fra esperienze e riflessioni molteplici legate all’altopiano degli Iblei, spazio di civiltà, di memoria e di trasfigurazione mitica e simbolica dell’immaginario individuale e collettivo. Sicché arte figurativa, poesia, musica, fotografia, cinema, storia, antropologia, performance gestuale, memoria etnica si incontrano nella diversità delle letture, dei linguaggi, dei generi e delle sensibilità, confluendo in uno spazio unico, quello del museo di Nunzio Bruno, spazio reale e insieme simbolico che conserva e manifesta la memoria della civiltà contadina nella quale si sono depositati i saperi millenari delle culture che hanno qualificato l’altopiano ibleo.

La mostra sarà aperta tutti i pomeriggi dalle 17 alle 20 sino al 7 aprile.

Questo evento, nella ideazione della responsabile del museo Cetty Bruno, consentirà alla comunità di riappropriarsi della visione dei paesaggi iblei, rappresentati magistralmente nei dipinti “dal vero” dei maestri Paone e Perticone, nelle cui opere, come ha scritto Sequenzia nel testo introduttivo alla mostra, si intravedono “squarci paesaggistici, che s’aprono agli occhi mostrando lo splendore di una natura percorsa e mutata da mille vibrazioni atmosferiche”.

Paone e Perticone, continua Sequenzia, armonizzano paesaggio, visione e memoria, in una sintesi di ambiente, tempo, segno e colore, senza frattura estetica, con la padronanza tecnica dei loro strumenti, con la sapienza raffinata del segno, che magro profila la silhouette delle cose del mondo, oscillando magnificamente tra realismo ed espressionismo, tra composizioni fortemente strutturate e destrutturazione dell’oggettività, tra visione e visionarietà, tra narrazione figurativa e trasfigurazione simbolica. La sostanza vera della pittura di Paone e Perticone consiste nella luce. La loro è, essenzialmente, pittura di luce. Luce che imbeve, en plein air, le tele, perché sia tutto drammaticamente presente, tutto concretamente tangibile. Un secondo prima dell’oblio nell’ineffabile del sogno”.

 

 


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