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Floridia, Ecumenismo e Concilio Vaticano II° al centro della conferenza di Don Nisi Candido

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Floridia – “Chiamati ad annunziare a tutti le opere meravigliose di Dio”è stato il tema della conferenza organizzata dall’Azione Cattolica della Chiesa Madre di Floridia in occasione della settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani. Alla conferenza, tenutasi ieri sera, nel salone parrocchiale della Chiesa Madre di Floridia, erano presenti il sindaco di Floridia Scalorino, l’assessore alla cultura Mario Bonanno, il presidente diocesano dell’azione Cattolica Raffaele Gurrieri e la pastora della Chiesa evangelica di Floridia Ioana Niculina Ghilvaciu, rappresentanti e membri di diverse associazioni e movimenti. Dopo l’inaugurazione del salone, intitolato a San Giovanni Paolo II e i saluti dell’Arciprete Don Antonino Loterzo e della Presidente dell’Azione Cattolica della Chiesa Madre Cinzia Manfredi, il direttore dell’Istituto Superiore Scienze Religiose Nisi Candido ha esposto la sua relazione. “L’ecumenismo nasce dalla necessità di colmare le distanze tra i cristiani. Già le lettere dei primi discepoli cercano di risolvere le difficoltà ravvisate sul come intendere la vita cristiana nelle prime comunità. San Paolo, poi, porta con sé il bagaglio di coloro che abbracciano il cristianesimo fuori da un confine territoriale a simbolo di un cristianesimo che si offre a tutti gli uomini di buona volontà. La chiesa formata da gente che proveniente da tutto il mondo ha dovuto dialogare con sensibilità diverse. I concili stessi, ad esempio, sono stati momento di riflessione dettati da queste momenti di difficoltà e del voler far chiarezza. L’ecumenismo – aggiunge Padre Nisi Candido – mette tutti coloro i quali abbracciano Cristo sullo stesso tavolo per riscoprire ciò che unisce e non ciò che divide. L’avvio di questo modo nuovo di essere Chiesa nel mondo è proprio il Concilio Vaticano Secondo, un concilio pastorale che sposta l’asse dalla dottrina alla relazione. La parola chiave è l’aggiornamento… avere un atteggiamento di empatia e non di condanna. Sull’ecumenismo il Concilio dice che il primo obiettivo è di promuovere l’unità dei cristiani con un atteggiamento di conversione che non può considerare gli altri nemici ma fratelli. L’ecumenismo è un fatto di umiltà e l’umiltà è alla base del cristianesimo. Bisogna insomma restare unanimi nelle cose importanti senza opporre altri fardelli. L’ecumenismo propone quel cristianesimo che riconosce il tronco, Gesù Cristo, dai diversi rami, che mette in evidenza la risposta ad una chiamata personale, che vive il battesimo come dono per grazia e che vuole annunciare attraverso ognuno, in qualità di figli di Dio, le sue opere meravigliose . Amiamo gratuitamente, allora perché siamo amati gratuitamente. Uno sguardo ecumenico dà, infine, un significato nuovo alla nostra fede”. Subito dopo è seguito un intenso dibattito concluso con la lettura di un passo biblico, dalla lettera agli Efesini, dalla Pastora Ioana.


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