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Floridia, giornata internazionale della donna, conferenza della Fidapa International

FLORIDIA – Si è aperto con un minuto di silenzio in memoria delle vittime in Ucraina la conferenza “La donna nella società di oggi tra luci ed ombre” organizzata dalla Fidapa di Floridia in occasione della giornata internazionale della donna. Alla conferenza, che si è svolta nell’aula consiliare “G. Spada” del comune di Floridia, erano presenti il primo cittadino di Floridia Marco Carianni gli assessori Marieve Paparella e Paola Gozzo e molte socie della Fidapa ma anche molti cittadini. Dopo il saluto del primo cittadino Marco Carianni la Presidente della Fidapa Anna Sarnataro nel suo introduttivo ha sottolineato che ”la giornata internazionale della donna deve essere dedicata al ricordo delle conquiste sociali, civili, politiche, culturali ed economiche. Ricordiamo che le donne hanno avuto sempre un ruolo importante in ogni periodo storico ma ancora oggi devono lottare, credere, resistere. Per dare significato a questa giornata è necessario ridurre sino ad annullare le diseguaglianze tra uomini e donne. Ridurre sempre più il gender gap. La strada per raggiungere la parità di genere non è facile e non è lineare. Il concetto di parità va impartito fin dalla prima infanzia nei luoghi dell’educazione. Già a tre anni differenziamo i giocattoli ai maschietti il piccolo chimico, il meccanico, le costruzioni alle femminucce bambole. Il gender dream gap cioè la differenza dei sogni legata al genere comincia a sei anni per radicarsi sempre più con il tempo. Nessuno nasce “portato” per qualcosa. Le ragazze – aggiunge la presidente Sarnataro – non sono meno brave per nascita ma lo diventano perchè condizionate dal contesto in cui sono immerse. Questo concetto va applicato in particolare al mondo scientifico: molte bambini già in prima elementare devono fare i conti con un sistema che le vede più portate per le materie umanistiche. A determinare ciò non sono fattori biologici ma fattori culturali e sociali. Cerchiamo tutte insieme di valorizzare il lavoro delle donne e di demolire stereotipi di genere e pregiudizi talora, forse, inconsapevoli che vedono ancora oggi le donne come mogli, madri dimenticando che l’educazione dei figli e la cura della famiglia è un lavoro di altissimo valore. Serve sostegno a favore della parità. Da una parte servono riforme e regolamentazioni strutturali, dall’altra è necessario promuovere un cambio di mentalità”.

L’avv. Daniela Beltrami ha iniziato il suo intervento, dicendo che la lotta per la tutela dei diritti di una donna, è lotta per i diritti di tutte le donne ed ha enunciato e spiegato le più importanti leggi a tutela delle donne. Nonostante gli anni 70 fossero conosciuti come gli anni di piombo, le donne parlamentari, hanno avuto il coraggio di unirsi con alleanze trasversali ai partiti, per portare avanti lotte per il riconoscimento di importanti diritti civili. “La legge sul divorzio – dichiara Daniela Beltrami -, la riforma del diritto di famiglia, lo statuto dei lavoratori, la legge sull’aborto, hanno costituito temi di dibattito politico e di lotta, per il riconoscimento di una società più equa e rispondente alle mutate esigenze sociali, culturali, civili e politiche. Purtroppo ancora oggi si parla di gap salariale tra uomo e donna, ma la legge e del 5 novembre 2021, n.162, istituisce dal 2022, la certificazione della parità di genere da parte delle aziende, un passo importante verso la parità. Ha concluso con una frase di Rita Levi Montalcini :” Se istruisci un bambino, avrai un uomo istruito, se istruisci una bambina, avrai una donna, una famiglia e una società istruita”.

La dott.ssa Paola Argentino ha parlato del sacrificio delle donne, dalla mitologia ad oggi. Ha detto che la concezione che si aveva delle donne greche, da Efigenia ad Alcesti, a Medea, è sicuramente molto simile a quella che si ha ancora oggi. Considerate esseri inferiori, dovevano essere per loro natura, propense al sacrificio e al silenzio, in contrapposizione agli uomini considerati eroi. “Purtroppo ancora oggi esistono questi stereotipi di genere, – afferma Paola Argentino –  molto è stato fatto per ridurre le distanze tra uomo e donna, ma molto ancora va legiferato per operare un vero cambiamento culturale.

La dott.ssa Alessia Scorpo, imprenditrice, ha iniziato il suo intervento, dicendo che ha accettato con entusiasmo l’invito della Fidapa. Sostiene che le donne devono ambire al cambiamento; anche se una percentuale del 35 per cento di donne fa impresa, resta comunque difficile inserirsi in questo settore dell’economia per tanti motivi, quali l’accesso al credito, le molte tasse, l’eccessiva burocrazia. Ma nonostante tutto, dice di essere la testimonianza di ciò che una donna può fare se lo vuole. Si è sempre dedicata con passione a ciò che ha fatto, ma occorre anche tanta fermezza, determinazione e progettualità. “Essere imprenditrice – dichiara Alessia Scorpo -, rappresenta una rivoluzione, le donne devono ascoltarsi, scrutare e fare uscire il proprio carattere per poter concretizzare le proprie aspirazioni. La donna è componente essenziale del progresso, bisogna possedere il gusto del futuro, mettendo in movimento testa e cuore. Purtroppo viviamo in un mondo in cui sono presenti logiche di egoismo ed esasperata competizione, ma bisogna recuperare la propria autostima e vivere l’umanità in senso lato, attraverso il rispetto, l’ascolto e lo spirito di collaborazione, essere delle belle persone. Le donne abbiamo il compito, con la nostra innata sensibilità, di costruire ponti, di essere punti di riferimento sia nella vita privata che in quella professionale”.


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