Floridia, i movimenti “Cambiala” e “Floridia riparti” rispondono all’ex sindaco


FLORIDIA – I movimenti “Floridia Riparti” e “Cambiala” che alle passate elezioni hanno sostenuto Salvo Burgio come candidato a sindaco a quasi ad una settimana dalla mozione di sfiducia al Sindaco e al contestuale scioglimento del consiglio comunale contestano e replicano alle affermazioni fatte dall’ex sindaco Gianni Limoli durante la conferenza stampa di lunedì scorso.
“Con l’approvazione della mozione di sfiducia al sindaco Limoli da parte del consiglio comunale si chiude definitivamente una delle pagine più tormentate della vita amministrativa della nostra città. Tuttavia – dichiarano -, prima di relegare per sempre al passato questa esperienza negativa, credo sia utile fare luce su alcune vicende che hanno caratterizzato questi due anni e mezzo di legislatura e compiere, inoltre, qualche considerazione sulle dichiarazioni rese alla stampa dall’ex sindaco, prima del colpo di teatro delle sue dimissioni, e da altri soggetti venuti alla ribalta per i recenti fatti che hanno interessato la vita politica cittadina. I rapporti tra la coalizione politica del dottor Salvo Burgio e l’ex sindaco Limoli hanno origine dall’atto di apparentamento sancito durante le elezioni amministrative del 2017: apparentamento determinato, essenzialmente, dal fatto che a garanzia di quell’atto vi erano personaggi di grande esperienza e serietà politica come, tra gli altri, Turi Catinella e Bartolo Zappulla, provenienti dai quadri dirigenziali del vecchio PCI e poi del PD, dall’avvocato Meduri e dall’onorevole Ortisi, sostenitori della candidatura di Limoli e pianificatori della sua campagna elettorale. Costoro, prodighi di suggerimenti e di consigli frutto della loro esperienza, ad appena un mese dalla sua elezione vengono allontanati da Limoli con pretestuose motivazioni. Iniziava così! una mattanza che avrebbe portato alle conseguenze che, oggi, l’intera città e tutti noi abbiamo subito. A contribuire a gettare ombre sull’operato iniziale del sindaco, oltre a questo fatto, vi è la nota vicenda della presidenza del consiglio comunale, alla quale il gruppo Burgio rinuncia per spirito di servizio e per lealtà nei confronti del consigliere Beltrami; quest’ultimo, come ringraziamento e alla faccia della coerenza, fuoriesce dal gruppo Burgio per ottenere in cambio un assessorato dal Sindaco, il quale lo istiga a compiere questo atto di irriconoscenza. Non soddisfatto del miserevole gesto compiuto, Limoli si accanisce su un altro esponente del gruppo Burgio, il dottore Paolo Teodoro, nominato assessore nel mese di settembre e revocato nel mese di novembre, a soli tre mesi. Il sindaco inaugurava così la prassi malsana di nominare e revocare assessori in una forsennata girandola di defenestrazioni degna delle peggiori dinastie imperiali che ha visto avvicendarsi ben sedici assessori in poco più di due anni e che ha provocato una paralisi amministrativa che ha mortificato l’impegno e le competenze di assessori spesso revocati a loro stessa insaputa, come è avvenuto per l’assessore Pappalardo e per l’assessore Giarratana, ultimo, in ordine di tempo, ad essere defenestrato a sua insaputa da Limoli”.
“Anche – aggiungono – agli ex assessori Tata e Bordonaro non è toccata sorte migliore. A nulla sono valsi le osservazioni e gli inviti al buon senso da parte di chi continuava a lavorare e ad impegnarsi in giunta nonostante questo clima fratricida creato dal sindaco. Infatti, il vice-sindaco Salvo Burgio, in pochi mesi di attività da assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici, prepara e presenta il progetto per l’adeguamento antisismico dell’istituto Volta grazie alla collaborazione gratuita dell’ing. Rio, il quale dona il progetto al comune, e, sempre grazie alla collaborazione di Rio, vengono inoltre finanziati tre progetti per la micro-zonizzazione sismica degli istituti Volta, Pirandello e De Amicis. Viene altresì redatto e presentato il progetto di adeguamento sismico della scuola De Amicis, oltre a quello di implementazione energetica della scuola Pirandello: entrambi i progetti sono stati inseriti in graduatoria. La litania di opere e di interventi recitata dall’ex sindaco nella sua conferenza stampa e! frutto di un delirio di onnipotenza che ha portato alla distruzione dei rapporti con gli alleati e con i suoi stessi consiglieri ed assessori, esacerbando il clima di collaborazione con ostracismi, veti, imposizioni e prevaricazioni che hanno logorato non solo rapporti e relazioni di natura squisitamente politica ma anche umana. Malgrado l’impegno profuso dall’assessore Burgio in giunta, l’ostilità di Limoli si trasformava in una vera e propria avversione che impediva la realizzazione degli obiettivi programmatici della coalizione apparentata e metteva in serio rischio la prosecuzione stessa dell’alleanza. Una evidente manifestazione di avversione da parte dell’ex sindaco e! testimoniata dalla volontà di percepire l’indennità in netto contrasto con le intenzioni di Burgio manifestate in campagna elettorale di “rinunciare alla indennità devolvendola alle associazioni e alle parrocchie floridiane”, intenzione che e! stata effettivamente concretizzata con la devoluzione delle indennità Percepite da Burgio alle parrocchie San Giovanni Bosco, Madonna del Carmelo, San Francesco, Santa Lucia e Sant’Anna, all’associazione “Padre Pio”, che ha partecipato a Firenze ai campionati di calcio per diversamente abili, e alla “Pro loco” per l’organizzazione della Notte Bianca. Tuttavia, questo impegno e questa coerenza vengono vilipesi e contrastati da Limoli con atteggiamenti sprezzanti che non consentono a Burgio di proseguire nello svolgimento del suo lavoro costringendolo, infine, nell’ottobre del 2018, a rassegnare le proprie dimissioni dopo dieci mesi di lavoro in giunta senza platealità e, soprattutto, continuando ad assicurare all’amministrazione il sostegno della propria rappresentanza in consiglio comunale, con lealtà e rispetto, in un clima di confusione e di incertezza che l’azione proditoria del sindaco generava e che la precaria situazione finanziaria dell’ente contribuiva ad amplificare. Limoli, noncurante delle condizioni di disagio in cui Floridia si veniva a trovare, invece di spendersi per ripristinare rapporti ed alleanze in nome dell’interesse dei cittadini continuava a fomentare odi e dissidi che vanificavano il lavoro amministrativo della giunta. Per tali ragioni, Davide Gozzo, assessore comunale espressione del gruppo Burgio, veniva più volte invitato alle dimissioni nel suo stesso interesse dal gruppo di riferimento, in quanto veniva evidenziata l’impossibilita! ad operare sia per mancanza di strumenti finanziari sia di una linea di indirizzo comune. Tale impossibilità, infatti, gli ha impedito di realizzare, in questo anno, eventi essenziali per la vita della comunità come il Carnevale e l’Ascensione. A nulla sono valse le accorate raccomandazioni del suo gruppo a tirarsi fuori prima del disastro definitivo, malgrado piú volte l’assessore Gozzo avesse dichiarato che, qualora non fosse riuscito a realizzare l’Ascensione, la festa più importante di Floridia, si sarebbe dimesso. Così non è stato. Nella sua conferenza stampa l’ex sindaco Limoli appella il dottore Salvo Burgio con appellativi ingiuriosi quali “Giuda” e “traditore” degni di chi, come lui, ha dispregiato i floridiani che in lui avevano riposto fiducia e speranza, i suoi stessi amici ed alleati, ritrovandosi, alla fine, solo: solo come il titano Saturno, che, nella mitologia greca, sospettoso dei propri figli, inizio! a divorarli uno ad uno per evitare che qualcuno lo contraddicesse o addirittura ambisse al suo ruolo. Limoli è il Saturno floridiano che in poco più di due anni ha fatto fuori assessori, consulenti e fautori della sua elezione creandosi attorno il deserto, politico e umano. L’ex Sindaco non si è mai chiesto, vedendo tutti attorno a lui scappare – tranne il presidente del consiglio Caccamo che e! stato uno dei pochi ad avere avuto vantaggi da questa mattanza politica – se, forse, il problema non fossero gli altri ma egli stesso. Oggi che questa triste pagina della vita politica e amministrativa floridiana è stata definitivamente voltata, osserviamo impietriti una citta! agonizzante, un comune allo sbando, una classe politica amareggiata e ferita”.
“E questa – concludono – la miserevole eredità che Limoli e i suoi accoliti hanno lasciato a Floridia. Sordo alle richieste di attenzione che gli provenivano dalla cittadinanza, l’ex Sindaco ha continuato nel suo folle disegno dettato da uno smisurato ego e da una bramosia degna di Catilina di calpestare la dignità delle istituzioni, innanzitutto del consiglio comunale, spalleggiato da sinistri figuri a lui vicini, fatto che mai e! accaduto nella illustre storia politica di questo comune. Se passera! alla storia, Limoli passerà alla storia per essere stato il meglio del peggio che Floridia ha avuto. Dietro ogni sconfitta politica vi e! sempre una sconfitta culturale. La città attraversa tempi difficili. In tale contesto, e! la politica che deve assumersi la responsabilità di risanare le ferite, di definire un progetto culturale, prima che politico, fondato sull’alleanza per la comunità, che sconfigga l’antropologia dell’insicurezza e del rancore. E tempo di alleanze e non di divisioni. Riteniamo che sia questa la vera sfida cui la politica è chiamata in questo nostro tempo”.