Floridia, inaugurata mostra “Il culto dell’Immacolata: luce e bellezza” a cura dell’associazione “Croce”
FLORIDIA – Nel salone dell’Associazione Culturale “B. Croce” di Floridia è stata inaugurata alla presenza dell’Arciprete Parroco Don Alessandro Genovese, delle autorità cittadine, della Presidente Marianella Mangiafico e di un folto pubblico, una mostra sacra dedicata all’Immacolata, Patrona della nostra città. “Il culto dell’Immacolata: Luce e bellezza”, è il titolo della mostra, a testimonianza della religiosità devozionale che da sempre i floridiani hanno riservato alla Vergine Maria Santissima. La mostra con la guida del Parroco della Chiesa Madre, Don Alessandro Genovese, è stata curata dalla Presidente Marianella Mangiafico, collaborata da un gruppo di socie (Carmela Latina, Giovanna Urso, Lucia Carbonaro, Tilde Di Mauro, Tina D’Agostino) e dall’esperto architetto Salvo Rapisarda, con la finalità di rivitalizzare la memoria storica di oggetti sacri, appartenenti ad un lontano passato e che oggi costituiscono un patrimonio da salvaguardare e da trasmettere alle nuove generazioni, perché diventino custodi di valori insostituibili. L’esposizione evidenzia la natura omogenea degli oggetti (le icone, l’antica “vara”, la mezzaluna, il puttino, i veli decorati in oro, gli antichi vestiti della Madonna”) che offrono l’opportunità di cogliere alcuni elementi costitutivi dell’essenza di questi manufatti, nonché delle loro collocazione nella collettività di origine.
“Un primo livello di percezione di natura estetico-religiosa rimanda alla rappresentazione umana con una precisa identità sociale, frutto di coesione spirituale, portatrice di valori che hanno generato culto e devozione componenti inscindibili per un continuo cammino cristiano. La ricostruzione storico-religiosa degli oggetti sacri – come afferma la prof.ssa Marianella Mangiafico, mentre costituisce un documento che ci illumina sulla sopravvivenza di antiche credenze e tradizioni, come la vestizione dell’Immacolata da parte delle Figlie di Maria, in occasione della festività, ci aiuta a capire quello spirito religioso e comunitario che ha mosso nel tempo gli abitanti di Floridia e che è diventato un forte elemento di aggregazione sociale e culturale. Quest’ultimo aspetto evidenzia la fisionomia del culto e della devozione, nonché il loro radicamento, la loro centralità nella vita individuale e collettiva. Infine a fianco delle dimensioni estetiche e storiche, appare evidente il tema dell’assidua pratica di fede. Balza agli occhi che gli oggetti sacri in esposizione sono fatti di materie, di credenze, di fede, di desideri, di preghiere, di relazioni. Impossibile non cogliere il rapporto corporeo di intimità e passione che esisteva tra gli uomini a livello comunitario e individuale e il divino; sotto questo aspetto il percorso espositivo della mostra privilegia un’esperienza visuale, un rapporto diretto ed intuitivo con la spiritualità e la creatività del popolo floridiano sempre devoto alla Patrona. Ripercorrere le memorie storiche, attraverso oggetti sacri, ci permette di conoscere le origini e lo sviluppo di una comunità protetta dal manto di Maria Immacolata, che deve continuare ad essere simbolo di una chiesa Sinodale”.