FLORIDIA – Da qualche giorno l’ufficio di pace ha chiuso i battenti, infatti dal primo novembre le cause che si dovevano tenere a Floridia si tengono al tribunale di Siracusa. Si è arrivato a questo perché il sindaco di Floridia Scalorino nei mesi scorsi ha inviato al ministero della Giustizia la rinuncia a tenere aperto l’ufficio di pace.
Sulla vicenda è intervenuta polemicamente il movimento di primavera floridiana che in un volantino pubblicato su un noto social network dove si legge: per colpa dell’Amministrazione Scalorino la città viene privata dell’ufficio del giudice di pace, fondamentale presidio di giustizia e legalità che dal primo novembre ha chiuso i battenti. Mentre comuni come Lentini, Palazzolo, Sortino, ecc. mantengono questo importante servizio per i cittadini, Floridia scompare definitivamente dalla mappa delle sedi Giudiziarie Nazionali. Il sindaco Scalorino – si legge -, contrariamente a quanto deliberato all’unanimità dal consiglio comunale e in spregio alla volontà popolare (centinaia di firme raccolte ), sopprime l’Ufficio di Pace e utilizza l’apparato amministrativo per l’istituzione di un centro per rifugiati (S.P.R.A.R)”. Ricordiamo che sulla raccolta delle firme primavera floridiana ha avuto un nruolo determinante e uno dei firmatari di quella petizione è stato il presidente dell’ordine degli avvocati della provincia di Siracusa.
Sulla vicenda è intervenuto anche il movimento politico di Sel che in una nota a firma del segretario provinciale Vincenzo Vitale e del segretario locale Silvio Grillo dichiarano: “ È quanto si profila, sempre più, per la situazione del Sindaco Scalorino. Fra le cose che non continuano ad andare c’è anche la questione legata alla soppressione, in totale autonomia, degli uffici del Giudice di Pace. Smontiamo sin da subito una probabile e banale replica che potrebbe arrivare dal Sindaco, tipo: “non sono da solo perché con me ci sono i Cittadini Floridiani”. Peccato che non sia così, perché proprio i Floridiani sono coloro che si sono visti strappar via il Giudice di Pace, nonostante raccolta firme ed il disaccordo dell’assise cittadina, e che adesso, per qualsiasi questione che potevano risolvere facendo pochi metri, saranno costretti a spostarsi a Siracusa”.
Salvatore Pappalardo
