Floridia, “vogliamo giustizia per Charlie e Lilly”, manifestazione per dire no alla violenza sugli animali
Floridia – “Vogliamo giustizia per Charlie e Lilly” lo slogan gridato per le vie del paese dalle associazioni di volontariato, delle guardie zoofile, di associazioni provenienti da tutta la Sicilia. La manifestazione è stata organizzata per non dimenticare la morte dei due cagnolini uccisi da una mente criminale che non ha avuto pietà per quei due cuccioli indifesi. Alla manifestazione era presente il sindaco Scalorino e una delegazione di primavera floridiana.
Tra le associazioni presente anche gli Animalisti Italiani con Peppe Notaro che ci ha dichiarato: “Questa è una manifestazione che si aspettava da tempo. Certo era meglio farla in un momento migliore visto che in questo caso siamo qui per ricordare due poveri cagnolini uccisi barbaramente. Ma potrei parlare di tanti altri casi di cani scomparsi o anche’essi uccisi barbaramente. Gli ultimi due casi li abbiamo avuti a Fontane Bianche qualche giorno fa – aggiunge Notaro – due cani una scomparsa e probabilmente ucciso e un altro ucciso non si sa se strangolato o avvelenato per cui questa barbarie continua. Noi cerchiamo di fare quello che possiamo sia a livello di istituzioni di volontari autonomi ma purtroppo ci vorrebbe un maggiore impegno da parte delle istituzione. Ora finalmente si sta cominciando di parlare della questione canile sanitario. Lo prevede la legge 15 del 2000. Nella legge non è detto che categoricamente tutti i comuni devono della provincia di Siracusa si debbano dotare di canile sanitario, ma il canile sanitario diventa fondamentale per cominciare a risolvere il problema del randagismo che non è solo un problema – prosegue- di ordine pubblico o comunque sanitario ma è un problema che riguarda la sicurezza non solo degli animali ma anche degli altri animali, delle altre persone e appunto è importante finalmente per esempio il Prefetto di Siracusa riconvochi la riunione che era stata convocata il 9 marzo scorso alla quale anche noi abbiamo partecipato perché su questo tema del randagismo le istituzioni e le associazioni animaliste devono lavorare insieme per cominciare a risolverlo seriamente”.
