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Il Comitato per i diritti del cittadino dice si alle commissioni d’inchiesta ma su temi che da anni restano al palo.

A tre giorni dal Consiglio comunale convocato per valutare l’opportunità d’ istituire una commissione d’inchiesta che passi al setaccio le spese dei settori Turismo e Cultura, scende in campo Roberto Bellassai del Comitato per i Diritti del Cittadino che, lungi dal buttare acqua sul fuoco delle polemiche, le riaccende puntando il dito sui dieci consiglieri comunali d’opposizione richiedenti. Stando a loro, i due assessori al ramo avrebbero speso troppo per manifestazioni culturali. “Si parla di settecentomila euro in nove mesi e già l’assessore Cettina Raudino si è detta disponibile a fare visionare tutti gli atti- rileva Bellassai che stigmatizza la richiesta dei consiglieri ritenendola un “evidente pretesto politico” dovuto “sia ai vari cambi di casacca di alcuni consiglieri” verificatisi negli ultimi tempi, a rimpasti di giunta che avrebbero lasciato appetiti insoddisfatti, malumori e conflitti politici. “Noi pensiamo che le Commissioni d’Inchiesta, in particolare a Noto, andrebbero

banco di ferrero vuoto

fatte per entrare addentro alcune problematiche purtroppo rimosse, certo non per questi settori verso i quali si possono sollevare critiche ma anche dare suggerimenti. L’Assessore Raudino – aggiunge- oltre ad essere una persona competente, attenta e preparata in materia, ha dimostrato di avere idee e di saperle mettere in pratica, cosa mai vista prima d’ora, al contrario dei dieci consiglieri che invece di suggerire ai settori Turismo e Cultura di programmare lavori culturali non solo per il centro storico ma anche per tutti quei quartieri popolari, Case popolari per intenderci, abbandonati dalla cultura civile, si limitano a comportamenti di una reattività fine a se stessa,che non depone bene nei confronti dell’intera Città”. E conclude: “In tanti il prossimo 29 dicembre andremo in Consiglio ad ascoltare con la dovuta attenzione cosa realmente vogliono i dieci consiglieri comunali di opposizione!”.

Cetty Amenta


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