Incendio Ecomac di Augusta, nuovi dati Arpa: concentrazioni elevate di diossine


AUGUSTA – L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) ha diffuso un aggiornamento del 17 luglio sui dati del monitoraggio ambientale avviato a seguito dell’incendio del 5 luglio nel deposito di rifiuti differenziati Ecomac di Augusta.
I risultati dei campionamenti dell’aria eseguiti tramite autocampionatori ad alto volume hanno evidenziato concentrazioni elevate di diossine, furani e, in alcuni casi, PCB (policlorobifenili) nei comuni di Augusta, Melilli e nella frazione di Villasmundo. Va precisato che nel documento non sono indicati limiti di legge specifici per le diossine o furani, PCB e IPA (benzopirene) nell’aria ambiente, in quanto relativamente a queste sostanze “per la matrice aria ambiente – spiega Arpa – non è presente un limite normativo“. Pertanto, l’Arpa Sicilia fa riferimento ai valori indicativi dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, contenuti nel documento Air quality guidelines for Europe (WHO, 2000), utilizzati come benchmark per valutare i risultati.
Il dato più critico è stato registrato in contrada San Cusumano, nel territorio di Augusta, presso lo stabilimento Rigenia situato a circa 150 metri dal luogo dell’incendio, il valore di diossine e furani nel campione prelevato tra il 10 e il 12 luglio (43 ore, da quando è stato installato il campionatore) ha raggiunto 17.820 ± 7.128 fg/m³, risultando 178 volte superiore al valore medio urbano di riferimento stimato in 100 fg/m³ e quasi 60 volte superiore al valore di 300 fg/m³ considerato soglia indicativa di allerta per la presenza di una fonte emissiva locale; anche i PCB hanno superato il valore guida Oms di 3 ng/m³, con una concentrazione di 5,157 ± 2,063 ng/m³.
A Melilli, i campioni prelevati sul terrazzo del Palazzo Municipale hanno evidenziato valori di diossine e furani costantemente superiori ai riferimenti: 738 ± 295 fg/m³ tra il 5 e il 7 luglio (7,4 volte il valore urbano medio), 968 ± 387 fg/m³ tra il 7 e il 9 luglio (9,7 volte) e 560 ± 224 fg/m³ tra il 10 e il 12 luglio (5,6 volte), con un andamento che mostra un picco seguito da un calo; i PCB sono risultati sempre inferiori al valore Oms di 3 ng/m³, così come il benzopirene, rilevato al di sotto della soglia minima di quantificazione (<0,1 ng/m³).
Anche nella frazione di Villasmundo, con la postazione in piazza Paternò Castello, si sono registrati valori elevati nel primo campione (6–7 luglio), con diossine e furani pari a 554 ± 222 fg/m³ (5,5 volte il valore urbano medio) e PCB pari a 4,326 ± 1,731 ng/m³ (superiore del 40 per cento al valore guida), mentre nel campione successivo (7–9 luglio) si è osservato un netto calo con 101 ± 40 fg/m³ di diossine e 1,401 ± 0,56 ng/m³ di PCB, entrambi rientrati nei limiti di riferimento; anche in questo caso, il benzopirene è rimasto sempre al di sotto del valore minimo rilevabile.
A Priolo Gargallo il campionamento è stato avviato il 12 luglio ma i risultati non sono ancora disponibili. Secondo quanto dichiarato da Arpa, i valori rilevati confermano la presenza di una fonte emissiva locale nei pressi della sorgente dell’incendio.
Sono inoltre in corso analisi sui campioni di suolo prelevati il 7 e il 9 luglio, che saranno sottoposti a verifica per la presenza di diossine, furani, IPA e PCB. L’Arpa Sicilia ha comunicato che gli ulteriori esiti analitici saranno diffusi non appena disponibili.
(Nella foto di copertina: incendio Ecomac, 5 luglio)