L’ANCI Sicilia torna a porre alla Regione le criticità in cui versano i Comuni

I vertici di AnciSicilia tornano a porre sul tavolo della Regione le criticità degli Enti Locali siciliani, ad iniziare dai problemi finanziari. Temi che oggi sono stati al centro dell’incontro con l’Assessore regionale alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri, assieme ai problemi legati all’impossibilità di poter procedere all’approvazione dei Bilanci di previsione 2016, al riparto ed erogazione del Fondo perequativo 2016 e delle risorse per investimenti, dei precari, tenuta finanziaria e personale delle ex Province.
All’incontro hanno preso parte Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, Presidente e Segretario di AnciSicilia, e i Vice Presidenti, Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni, e Salvatore Lo Biundo, presente anche Vito Marsala componente del Direttivo.
«Abbiamo chiesto di avere certezze sull’entità delle risorse del Fondo perequativo 2016 – ha dichiarato il Vice Presidente, Paolo Amenta – che, in base alla Legge di Stabilità regionale, ammontano a 340 milioni. Altrettanto importante risulta il problema legato alle spese di investimento, 165 milioni di euro, di cui è necessario conoscere modalità e tempi di erogazione».
Secondo AnciSicilia, infatti, la mancata definizione dei rapporti finanziari tra Stato e Regione, in particolare l’erogazione dei tanto discussi ed annunciati 500 milioni di euro, alla luce dei principi previsti dalla riforma sull’armonizzazione contabile dei bilanci degli enti territoriali, pone di fatto gli amministratori locali nelle condizioni di non poter approvare i Bilanci di previsione 2016.
«Un problema reale non solo per i Sindaci – riprende il Vice Presidente Amenta – ma anche per eventuali Commissari che la regione potrebbe nominare. Si tenga conto che l’esercizio provvisorio si è concluso il primo maggio, per cui per evitare nei prossimi giorni conseguenze drammatiche sul piano della tenuta sociale, rispetto all’erogazione dei servizi essenziali al cittadino ed in termini di salvaguardia dei livelli occupazionali del personale precario e non, abbiamo ribadito l’urgenza di un intervento che consenta la proroga dei termini per l’approvazione dei Bilanci di previsione 2016.
Inoltre – ha proseguito Amenta – per quanto riguarda il mantenimento in servizio del personale precario è necessario che Regione e Comuni stipulino un vero e proprio patto per la salvaguardia del personale e per una progressiva stabilizzazione che consenta di tutelare gli equilibri finanziari degli enti. Vanno riprese le ragioni della proposta congiunta tra Anci e sindacati, fatta propria dalla stessa Regione durante il confronto avuto in seguito alla manifestazione svoltasi a dicembre scorso. Molti Comuni si sono trovati e si trovano ancora a dover rinnovare contratti senza avere minimamente a disposizione un quadro normativo e finanziario chiaro e dovendo, pertanto, fare i conti con una conflittualità crescente, che spesso si traduce oltre che in dramma sociale in un aumento del contenzioso».
In questo quadro così complesso si è anche affrontato il tema di quali siano le garanzie che possano consentire agli amministratori locali di farsi carico anche della gestione degli enti intermedi, caratterizzati nella loro maggioranza da una situazione conclamata di disequilibrio finanziario e da personale in eccedenza.
«Un incontro produttivo quello di oggi con l’Assessore Lantieri – ha concluso il Vice Presidente di AnciSicilia, Paolo Amenta – che ha portato al raggiungimento di importanti accordi con la garanzia del trasferimento della 4° trimestralità e delle accise Enel 2015, e delle anticipazioni 2016. Somme che rappresenteranno una boccata di ossigeno per le già disastrata casse dei Comuni siciliani».