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Ancora una proposta della Giunta Civica emanata al Comune di Siracusa in cui si invita il Sindaco ad avviare le procedure di richiesta, alla Regione Sicilia, per il riconoscimento permanente di una percentuale sulle Royalty, derivanti dalle produzioni di idrocarburi del petrolchimico siracusano. E’ risaputo che le Royalty, ai sensi della legge regionale 10/1999, art. 20 in materia di “ricerca e coltivazione di idrocarburi”, sono riconosciute per 2/3 alle amministrazioni locali che ospitano gli impianti, mentre 1/3 viene incassato dalla Regione Sicilia. La Giunta Civica, avvalendosi di questa legge, con specifico riferimento al comma 2, lettera (c), e al comma 4, invita l’Amministrazione Aretusea a sensibilizzare l’assessorato regionale all’Ambiente, a chiedere il riconoscimento di una percentuale sugli introiti delle aliquote spettanti all’Ente regionale relative al prodotto della “coltivazione” dalle società industriali del petrolchimico che operano nella provincia siracusana. Un provvedimento – spiega De Simone – di assoluta priorità su cui è necessario intervenire con urgenza viste le esternalità, negative, spesso incontrollate, che ad oggi hanno recato evidenti danni all’ambiente e alla salute dei cittadini. Tali introiti richiesti –interviene Fabio Borella, Assessore Civico all’Ambiente – permetterebbero al Comune di Siracusa di investire sulla tutela e prevenzione dell’ambiente e della salute pubblica, e come da indicazioni Europee, in Eco-sostenibilità. I Cittadini – continua De Simone – non possono subire le conseguenze di un inquinamento che di certo non si ferma ai confini delle amministrazioni limitrofe ospitanti le industrie, ma che prosegue, propagandosi nell’aria, e via mare lungo le coste, manifestandosi ogni anno nell’inammissibile percentuale in forte crescita di malati oncologici, e le conseguenti mortalità.Conclude il Presidente della Consulta Civica: “invito l’Amministrazione a riscattare gli ingenti danni causati negli anni e rendere giustizia a chi per lungo tempo ha lottato contro il cancro, purtroppo terminando la propria vita in un calvario di sofferenze”.
