Melilli, caso CISMA: iniziative delle parlamentari PD Cirone Di Marco e Amoddio


SIRACUSA – “Ho richiesto ufficialmente all’On. Bratti, Presidente della Commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, di occuparsi della vicenda relativa alla discarica Cisma di Melilli e di valutare l’opportunità di ascoltare in audizione le istituzioni e le autorità locali che hanno avuto rapporti istituzionali in ordine alla CISMA AMBIENTE SPA”. A dichiararlo Sofia Amoddio, deputato nazionale PD. “La vicenda giudiziaria che ha portato al sequestro della discarica Cisma di Melilli ed a numerosi arresti in carcere delinea uno scenario inquietante di reati che vanno dal traffico illecito di rifiuti, all’associazione di stampo mafioso; dall’usura, alla corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio”. “Si tratta di una gigantesca commistione di interessi economici che forma un’asse con mafia, imprenditoria, funzionari regionali e comunali, consulenti vari e senza scrupoli”. “Occorre fermare la devastazione del territorio da parte di coloro che per affari non si fanno scrupoli e giocano sulla salute dei cittadini”. “Non vogliamo diventare una clone della terra dei fuochi”. “Saranno i giudici a valutare ma potrebbe delinearsi il disastro ambientale, reato introdotto dal Partito Democratico”. “Ritengo sia necessaria una presa di posizione da parte dello Stato, tramite l’intervento della Commissione d’inchiesta che indaga su illeciti legati al ciclo rifiuti”. “La missione della Commissione farebbe sentire la propria presenza ai cittadini, che ancora una volta vedono svenduto il loro diritto alla salute in uno dei territori nazionali a più alto rischio ambientale”.
Un ennesimo appello alle Governo regionale affinché attivi ogni azione per fare chiarezza e allontanare ogni sospetto sull’intrigo di relazioni deviate emerse a seguito delle indagini della magistratura e delle forze dell’ordine sul caso Cisma Ambiente. Va in questa direzione l’interrogazione presentata dalla deputata regionale Marika Cirone Di Marco, che chiede il riesame delle concessioni date in materia di discariche e l’eventuale revoca di quelle sulle quali grava l’alea dell’irregolarità, come tra le altre quella di c.da Armicci nel territorio di Lentini. La parlamentare regionale chiede, inoltre, i motivi per i quali il direttore del Dipartimento Acqua e Rifiuti non ha risposto alle ripetute insistenti note dell’assessore regionale all’Energia e rifiuti, Vania Contrafatto, sul tema. Viene chiesto, ancora, che si dia contezza delle rotazioni di personale effettuate e se non appare opportuna la sostituzione dello stesso direttore regionale.“Solo atti concreti e inattaccabili – afferma Cirone di Marco – possono dare ilsenso di una reale svolta che il Governo regionale vuole imprimere.”