Melilli, operazione “Muddica”, l’opposizione chiede le dimissioni del sindaco
MELILLI – “L’opposizione tutta compatta, pertanto, chiede al sindaco, tra l’altro già sospeso, di rassegnare le proprie dimissioni in modo da potersi difendere liberamente nelle sedi opportune”. Così il gruppo consiliare d’opposizione all’amministrazione Carta (nella foto di repertorio) interviene a seguito dell’arresto del sindaco Giuseppe Carta e dell’ex assessore Stefano Elia nell’ambito dell’operazione “Muddica” (vedi articolo).
L’inchiesta è partita da un’indagine del commissariato di polizia di Priolo Gargallo sulle procedure di affidamento di lavori e servizi da parte degli uffici del Comune di Melilli, ed ha portato all’esecuzione di nove misure cautelari nei confronti di amministratori, pubblici dipendenti ed imprenditori, che risultano indagati a vario titolo, ognuno nell’esercizio delle rispettive funzioni, per ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio.
Ieri l’altro i quattro consiglieri d’opposizione hanno protocollato una formale richiesta di convocazione di un consiglio comunale urgente “per chiarire su quanto accaduto e sulla sospensione del primo cittadino”. Lo stesso giorno, il sindaco Carta è stato infatti sospeso dalla carica dal prefetto, in applicazione della legge Severino, e poi dinanzi al Gip di Siracusa nel corso dell’interrogatorio di garanzia avrebbe negato ogni addebito, dichiarando la propria estraneità ai fatti contestati, come avrebbe fatto l’ex assessore Elia.
I consiglieri comunali del gruppo “Ritorniamo al futuro”, segnatamente Pierfrancesco Scollo, Salvo Sbona, Crocetta Quadarella e Pippo Sorbello, insieme al coordinatore cittadino del movimento Massimo Magnano, hanno espresso, ribadendolo in una conferenza stampa tenuta ieri a Siracusa, la loro “profonda indignazione per quanto accaduto” e chiedono “con forza il ripristino della legalità al Comune”.
“Melilli non merita di subire una tale onta di vergogna, che rappresenta un ferita indelebile alla propria immagine – commentano congiuntamente in un comunicato – Questa incresciosa vicenda è solo la punta dell’iceberg, che sicuramente nasconde altre zone d’ombra per le quali è giusto che si faccia luce tramite un segnale forte. L’opposizione tutta compatta, pertanto, chiede al sindaco, tra l’altro già sospeso, di rassegnare le proprie dimissioni in modo da potersi difendere liberamente nelle sedi opportune”.
“Melilli – concludono i consiglieri –non può restare ostaggio di una situazione così complessa e dai risvolti imprevedibili”.