Melilli, traffico di cocaina, blitz carabinieri con sette arresti. Approvvigionamento da Villasmundo e Belvedere
MELILLI – Operazione antidroga “White mountains” con sette misure di custodia cautelare in carcere tra i comuni di Melilli e Siracusa, disposte dal Gip di Catania su richiesta della Dda (Direzione distrettuale antimafia) etnea, eseguite stamani attraverso lo schieramento di oltre cinquanta carabinieri oltre a un elicottero e unità cinofile. I reati contestati a vario titolo sono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e traffico di sostanze stupefacenti.
I sette arrestati sono: Aresco Salvatore, nato a Siracusa il 07.06.1993 (art. 74 Dpr 309/90); Crucitti Christian, nato a Siracusa il 30.05.1988 (art. 74 Dpr 309/90); Minardi Nicolò, nato a Siracusa il 14.10.1990 (art. 74 Dpr 309/90); Sollano Alfonso nato ad Augusta il 09.12.1996 (art. 74 Dpr 309/90); Vinci Rosario, nato a Siracusa il 05.06.1992 (art. 74 Dpr 309/90); Montagno Bozzone Antonino, nato ad Augusta il 11.12.1990 (art. 73 comma 1 Dpr 309/90); Mandragona Marianna, nata a Siracusa il 08.03.1991 (art. 73 comma 1 Dpr 309/90).
Sono stati tradotti alcuni nella casa circondariale di Catania, altri nella casa di reclusione di Augusta-Brucoli. A Montagno Bozzone il provvedimento è stato notificato presso la casa circondariale di Caltagirone, dove già si trovava ristretto per altra causa.
Le indagini sono state avviate dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Augusta a maggio 2019 e condotte mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento con fotoriprese e intercettazioni telefoniche e ambientali. È emerso un presunto sistema criminale, secondo gli investigatori capeggiato da Vinci Rosario, che, dopo essersi approvvigionato di cocaina nella frazione Villasmundo di Melilli e nella frazione Belvedere di Siracusa, avrebbe gestito un gruppo di spacciatori al dettaglio a Melilli.
Per lo spaccio venivano utilizzate cassette della posta e autovetture in disuso parcheggiate sulla pubblica via come nascondigli per lo stupefacente (vedi foto). Sempre secondo i carabinieri, lo stesso Vinci avrebbe diretto gli spacciatori alle proprie dipendenze nel soddisfare le richieste di stupefacente, insegnando loro le tecniche di taglio ed espedienti utili a eludere i controlli da parte delle forze dell’ordine. Ad esempio, obbligando i propri spacciatori all’utilizzo del casco alla guida di scooter oppure, nel caso di spostamenti in autovettura, posizionando la cocaina sfusa sul tappetino dell’auto tenendo sempre a disposizione dell’acqua da versarvi sopra per scioglierla, anziché gettarla dal finestrino, se fermati dalle forze dell’ordine.
L’operazione è stata denominata “White Mountains” dal nome di colui che è ritenuto dai carabinieri “il principale fornitore di cocaina del sodalizio”, Antonino Montagno Bozzone, raggiunto in carcere dall’ordinanza di custodia cautelare, nei confronti del quale i sodali nutrivano “profondo timore reverenziale, conoscendo la sua indole violenta in caso di ritardi nei pagamenti e quindi di mancanza di fedeltà”. A quest’ultimo è stato altresì contestato il reato di estorsione, atteso che quando i suoi debitori non avevano la possibilità economica di pagare lo stupefacente acquistato, sarebbe stato solito farsi consegnare le loro autovetture.
Nel corso del blitz di stamani sono stati sequestrati circa 50 grammi di marijuana e 5 di hashish, rinvenuti nella disponibilità di due dei soggetti arrestati.