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News. I Giovani Medici protestano al MIUR: “Vogliamo che si rispetti la nostra dignità professionale”

logo-sigmNon ci stanno i Giovani Medici del SIGM Nazionale, che insieme ad altre associazioni di categoria giovanili questa mattina si sono raccolti davanti il palazzo del MIUR per protestare contro gli incresciosi episodi che hanno caratterizzato il primo concorso nazionale per l’accesso alle specializzazioni.

Siamo consci – affermano i Giovani Medici attraverso un comunicato – del fatto che il danno è stato consumato irreparabilmente e che, qualsiasi decisione fosse stata assunta il contenzioso sarebbe stato inevitabile. Circa 11.600 giovani medici, la cui dignità umana e professionale è stata profondamente lesa, pertanto, adesso pretendono di avere certezza del domani e si attendono che le Istituzioni si facciano carico delle loro vicissitudini immediatamente senza se e senza ma.”

Cosa chiedono i giovani professionisti alle istituzioni competenti:

1) Il MIUR ed il Governo si facciano carico di stanziare nel primo provvedimento di spesa utile le risorse aggiuntive necessarie a sanare le posizioni di TUTTI i medici meritevoli (vincitori sia con che senza le domande annullate dell’area medica e dell’area dei servizi clinici), al pari di quanto già avvenuto in occasione della vicenda del “bonus maturità”, nonché di TUTTI i danneggiati, ovvero le migliaia di candidati vittime dei danni conseguenti ai disservizi connessi alla non ottimale gestione del concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione. Tutto ciò sempre nel rispetto delle capacità formative delle scuole di specializzazione. A tal fine si richiede che vengano rese pubbliche: a) le domande annullate; b) la graduatoria a 28 domande e quella a 30 domande tanto per l’area medica che per l’area dei servizi clinici; c) i punteggi medi conseguiti dai candidati per aula; d) i punteggi conseguiti dai singoli candidati.

2) Il MIUR garantisca l’applicazione della riorganizzazione delle classi, delle tipologie e della durata dei corsi di formazione specialistica, come previsto dalla Legge 128 dell’8 novembre 2013, il che permetterebbe di reperire risorse aggiuntive per ulteriori  contratti di formazione specialistica.

3) Venga preservato l’impianto del concorso nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione di medicina e si diano garanzie affinchè in futuro le selezioni vengano organizzate in maniera inattaccabile(poche sedi ed idonee ad ospitare un grande numero di candidati, postazioni distanziate adeguatamente, commissari vigilanti esterni, idonei dispositivi informatici, ispirandosi agli ormai consolidati modelli Europei, ecc.). Si ricorda per inciso che il concorso nazionale ha rappresentato la leva principale per il conseguimento dell’obiettivo del ripristino a 5000 unità contrattuali del capitolo di spesa della formazione medica specialistica.

4) Meritocrazia, trasparenza e non discrezionalità vengano affermati sia nella valutazione che nelle selezioni in medicina, dall’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia a quello alle scuole di specializzazione ovvero ai corsi di formazione specifica di medicina generale.

5) Si preservi l’accesso programmato e si garantisca una adeguata programmazione e pianificazione dei fabbisogni delle professionalità mediche, adeguando gli accessi a medicina a partire dal prossimo anno accademico in relazione alle esigenze del SSN ed alla capacità formative post lauream.

6) Si tuteli il diritto ad un’adeguata formazione post lauream dei medici. A tal fine, si coinvolgano i diretti portatori di interesse nei tavoli politici e tecnici nei quali vengono determinate le scelte che investono il futuro dei giovani medici, a cominciare dal tavolo istituito ai sensi dell’Art. 22 del Patto sulla Salute. Inoltre, si eviti di strumentalizzare il disagio di migliaia di giovani medici per lotte di potere finalizzate al contendersi le competenze formative post lauream di medicina o per altri interessi di parte.

7) Immediata calendarizzazione del prossimo concorso di accesso alle scuole di specializzazione si area sanitaria con immediato reperimento dei fondi necessari a garantire la dotazione di almeno nuovi 5.000 contratti di formazione specialistica.


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