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Notarstefano (Azione Cattolica), “tenere insieme. Sia a livello spirituale e personale”. Questa la sfida lanciata al campo adulti

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Inizia con una sfida la relazione del vice presidente nazionale del settore adulto Notarstefano, in seno al campi adulti che si sta tenendo a Noto dal 4 al 6 settembre. Tenere insieme. Sia il livello spirituale e personale sia quello ecclesiale e associativo. In un Tempo nuovo che stiamo vivendo. “Una modalità concreta per aiutare tutta la realtà che ci circonda è capire che è un tempo nuovo. C’è bisogno di una associazione nuova e di credenti nuovi. Nuovo sta per fedeltà alla vita. Il sogno e l’idea sono cose buone. Sono frutto maturo e devono diventare capacità di arrivare in profondità. questa l’esperienza diNicodemo…. di notte si cerca… a volte abbiamo  – dichiara Notarstefano – come Nicodemo la paura di essere testimone e ci mimetizziamo in mezzo la folla. Però forse non è paura. Di notte andiamo quando tutto tace… nella notte del nostro vivere andiamo da Gesù. Come adulti cerchiamo di essere Nicodemo.Papa Francesco ci dice “La realtà come misura della vita”. I nostri sogni passano il vaglio della realtà. Tra i 4 principi dell apostolato di Papa Francesco, ce ne uno che dice che “la realtà supera l’idea”.L’idea è elaborazione, ma la realtà la supera e supera la parola. Tra l’una e l’altra deve esserci una tensione perché possa esserci superamento. Non solo il verbo. Perché anche il verbo si fece carne. La realtà è luogo in cui incontriamo Dio. Gesù si manifesta e deve essere riconosciuto nella realtà. Avere, come dice papa Francesco, uno sguardo contemplativo sulla vita di ogni giorno. Bisogna guardare il tempo, perché è tempo meraviglioso . Perché è il tempo che il signore ha donato a ciascuno di noi. Non dobbiamo aver paura allora,perchécon uno sguardo aperto e cordiale, possiamo e dobbiamo partire dall’esperienza. Lla vita è un luogo teologico. Per uno sguardo nuovo allora, ci vorrà esercizio, allenamento. Dobbiamo essere uomini e donne di speranze. Per essere generativi, per proporre la crescita dell’altro. Per dare fiducia all’altro – aggiunge – , alle iniziative. Per dare coraggio, entusiasmare , prendersi cura dei fragili. Rinascere dall’alto vuol dire allora cosa? A livello spirituale l’incontro con dio è un tuffo nella novità. A livello educativo la fede diventa fiducia in questo cambiamento e nel guardare sempre più in profondità. A livello associativo appropriarsi della scelta religiosa AC. Gesù ci invita a riconoscere il dolore il dubbio la tensione come porte per la vita. La vita, la realtà sono l’accesso all’amore infinito cui siamo chiamati a contribuire. Il rischio è che l’adulto si senta un po arrivato. Rinascita dall’alto vuol dire essere fedeli alla vita. Anche nel dolore, nella sofferenza, nella malattia. Aprirsi alla novità, mettendosi in gioco. Vivere nel dinamismo spirituale. Conversione, discernimento, dialogo, conversazione diventano essenziali a livello spirituale e ecclesiale. Dobbiamo essere adulti come discepoli di Emmaus e passare dalla narrazione all’ascoltoalla comprensione, alla contemplazione al riconoscimento. La parola di Dio diventa termine di dialogo aperto nella vostra vita. Dobbiamo imparare ad ascoltare e a guardare con sobrietà. E le sfide sono: tenere insieme, coltivare uno sguardo di speranza, mettersi in gioco.

Salvatore Pappalardo


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