Noto, al Trigona solo due medici per un reparto: ridotti i posti letto
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NOTO – Turni insostenibili per i medici del reparto di geriatria dell’ospedale Trigona di Noto, dove le sostituzioni avvengono tanto lentamente da costringere il personale sanitario a lavorare il doppio. A denunciarlo è il comitato Pro Trigona Noto, che ha segnalato la difficoltà di gestire il reparto di geriatria, in cui proprio durante il periodo invernale aumentano i pazienti anziani, particolarmente esposti alle malattie a causa dell’abbassamento delle temperature.
“I medici dovrebbero essere quattro – ci spiega il dott. Nuccio Tiberio, a capo del comitato – però a settembre una collega è andata in maternità e non è stata ancora sostituita. Poi c’era un’altra che era in malattia e doveva rientrare. Non sappiamo i motivi di questi ritardi. In questo periodo c’è un turnover che è ovviamente continuo, perché c’è freddo, quindi per problemi respiratori e broncopatie arrivano molti anziani. Con tutti questi pazienti, essendo solo in due, i medici impazziscono, e questa situazione va avanti da circa un anno. Un collega va in pensione e viene sostituito solo dopo molto tempo, a un altro scade l’incarico e per sostituirlo passano ancora altri mesi”.
I medici, nonostante i ritardi per le sostituzioni che a quanto pare avvengono di frequente, cercano di seguire i pazienti nel modo migliore. Tuttavia il carico di lavoro potrebbe compromettere la lucidità dei dottori e, proprio nei giorni scorsi, i posti letto del reparto di geriatria sono stati ridotti per mancanza di personale.
“I medici cercano di seguire i pazienti – continua il dott. Tiberio – come avviene in molti altri ospedali pubblici, che sono ridotti all’osso. Se hanno la forza e c’è spirito di abnegazione, fino a quando non scoppiano, riescono a seguirli. Quando sono due, essendoci la reperibilità 24 ore su 24, dovranno stare un giorno ciascuno attaccati al telefono. Questo significa che la gente scoppia e si arrabbia, la lucidità così se ne va, perché devi fare più lavoro e non hai la serenità. Ti tocca anche litigare per riuscire ad avere il personale sanitario, quindi non si lavora con tranquillità. Invece i medici dovrebbero entrare in ospedale solo per visitare i pazienti e controllare le cartelle cliniche. Non so cosa possiamo augurarci in certe situazioni”.
“I posti letto sono stati ridotti da 16 a 10 – conclude – ma la prossima settimana, come mi ha riferito una collega, dovrebbe arrivare un medico sostituto. Se ha il coraggio di rimanere e non scappare, dovranno aumentare di nuovo i posti letto”.