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Noto, al via il Primo spettacolo della rassegna di teatro contemporaneo Esplora

Domenica 18 Gennaio alle ore 20.45 presso il Teatro “Tina di Lorenzo si è tenuta la presentazione del Primo spettacolo della rassegna di teatro contemporaneo Esplora.
Due solitudini che convivono, due uomini ai margini della vita. Si ritrovano chiusi nello spazio di una cucina, attorno al tavolo che domina al centro di quell’unico ambiente che è casa, rifugio, tana dove entrambi si nascondono: a sé, al mondo. Entrambi incapaci di decidere del proprio destino, l’uno sempre in giro, per misteriosi incarichi, forse un killer, costretto a ubbidire agli ordini di un invisibile mandante, l’altro ad affidarsi alle pasticche e al lumicino acceso davanti all’immagine del Sacro Cuore, nel rifiuto di ammettere la malattia che lo sta uccidendo.
Nunzio di Spiro Scipione“NUNZIO” è un atto unico scritto in lingua messinese, costruito su un dialogo serrato, fatto soprattutto di domande e risposte ribattute, ossessivo nelle sue ripetizioni. Giacché l’ossessione circolare è la sua misura, è lo specchio fedele di una situazione senza uscite. O meglio: da cui non si vuole uscire, perché quel che s’intravede al di là è solo un buco nero senza ritorno. L’idea della morte, mai nominata, è l’ideale punto d’incontro delle due solitudini dei protagonisti. Quella che Pino dà per mestiere. Quella che Nunzio riceve poco per volta, ucciso dal veleno della fabbrica, dalla polvere respirata sul luogo di lavoro, contro cui poco valgono le pillole generosamente offerte dal padrone. (C’è poco da fare, la morte non si condivide, né la propria né quella dell’altro). Alla morte si possono opporre soltanto i piccoli rituali della quotidianità, le cose da mangiare preparate con le proprie mani, una tazzina di caffè con la sigaretta. E quei discorsi scontrosi, quei più lunghi silenzi così profondamente incisi nel carattere dei siciliani. E i gesti d’affetto rudi come il regalo di una giacca che può anche produrre un momento di commozione.
Non c’è però rischio di patetismi, in “Nunzio”. Anzi, la chiave privilegiata è piuttosto una comicità agra e svagata, costruita sui corpi degli interpreti, clown privati di contesto e tesi verso un’apparente immobilità, in realtà una sottile trama di azioni e reazioni che si ricreano sera per sera. E’ in quei corpi sempre consapevoli di esistere su una scena, nell’intimità della loro lingua, nella complicità dei loro gesti, che leggiamo che leggiamo una disperata volontà di resistenza umana.

Ingresso €15.00 – Ridotto € 10.00 (studenti, over 65, minori di 18, abbonati al percorso classico, appartenenti ad associazioni culturali e sportive del territorio.)


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