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Noto, concluso con ottimi risultati il congresso sulle arti effimere

corteo barocco '16

Noto – Ultima giornata di Noto2016, l’evento internazionale che ha avuto luogo da giovedì a domenica con numeri davvero eccezionali che saranno analizzati in un secondo momento, in quello dei bilanci ufficiali. Mentre i visitatori iniziavano ad affollare strade e piazze del centro storico al Teatro “Tina Di Lorenzo” si concludevano i lavori del Congresso con importanti risultati illustrati proprio nella sessione plenaria condotta dal giornalista Salvatore Cannata.

Al termine dell’ultima riunione del Comitato scientifico è stato stilato un documento letto in teatro dalla dottoressa Cettina Lauretta, dove sono state tracciate le linee guida per tutti gli associati, seguito da quello del Responsabile del Congresso di Noto, Corrado Spataro. Grande rilievo è stato dato alla capacità delle Arti Effimere di rappresentare le reali identità dei popoli, di sviluppare coesione tra essi e il mutuo riconoscimento delle singole peculiarità, tutte con pari dignità.

Applausi dalla platea degli uditori per l’intervento conclusivo della Presidente della Commissione Internazionale delle Arti Effimere, Vicenta Pallares I Castello che, tra le altre cose, ha ricordato l’importante ruolo della politica che, però, deve separarsi dall’azione e dagli obiettivi culturali. Inoltre ha annunciato due nuovi  ingressi nell’Associazione Internazionale delle Arti Effimere: Malta e Pachino; altri Paesi, che hanno chiesto di associarsi, restano in attesa. Forti i ringraziamenti per l’Amministrazione Bonfanti, per il Presidente del Comitato Organizzatore Frankie Terranova e per Valentina Mammana, Vice Segretaria dell’Associazione Internazionale delle Arti Effimere.

A seguire è intervenuto il Sindaco di Genzano Flavio Gabbarini, che si è soffermato principalmente sui lavori congressuali evidenziando come il documento finale porti lustro all’intensa attività di questi giorni a Noto. Ed infine il padrone di casa, il Sindaco Corrado Bonfanti, che, tornando sull’intervento della Presidente ha dichiarato: “La politica deve essere al servizio della cultura, sono perfettamente d’accordo, ed è questo il messaggio forte che condivido con la Presidente Vicenta Pallares I Castello. Il  lavoro fatto in questi anni deve andare oltre le persone che si sono impegnate a farlo; e la nostra arte,  l’arte effimera, deve diventare bene immateriale dell’Unesco. Questo è l’obiettivo che parte proprio dal congresso di Noto”.

La mattinata si è conclusa con il saluto e l’omaggio a tutte le sei Associazione di infioratori netine che hanno lavorato instancabilmente a Noto2016, CulturArte, Istituto Matteo Raeli, Maestri Infioratori, Opificio 4, Perla del Sud e Petali d’arte; e con la premiazione del bozzetto più bello secondo quanti hanno espresso la loro preferenza attraverso i social. Terzo classificato “Fiore, simbolo di bellezza” dell’Associazione Infiorata di Montefiore all’Aso, autore Nada Ciccarè, secondo “Amore e psiche” de La Fenice Associazione Culturale Maestri Infioratori di San Pier Niceto, primo con quasi mille voti “Mictlantehcutli y quetzalcoalt origen del hombre La vida y la muerte” della Delegazione alfombristas Mexicanos Huamantla con l’Associazione CulurArte di Noto. Per il vincitore una scultura, creata per l’occasione da Corrado Roccaro, fatta in ferro, con base in pietra bianca di Noto, raffigurante il simbolo della kermesse e chiamata dall’autore, non a caso, “Il fiore dell’amicizia”.

 

La giornata è proseguita in Piazza Municipio con l’atteso Corteo Barocco, XVII edizione, che con i suoi trecento figuranti, preceduto dai “Tamburi di Buccheri” e dai “Musici e sbandieratori Città di Noto”, presieduti da Paolo Buccheri, ha animato il centro storico ripercorrendo alcune fasi del passato netino. Quest’anno l’Associazione presieduta da Corrado Di Lorenzo con il suo vice Sebastiano Puzzo,  ha scelto di ricordare la fase di progettazione della Chiesa di San Camillo, lungo via Rocco Pirri. Guidati da Salvatore Figura e Giuseppe Montalto, le famiglie nobiliari netine, i rappresentanti del clero e tutto quanto era Noto agli inizi del 1700,  ha preso nuovamente vita con una performance ancora una volta particolarmente apprezzata dai presenti che hanno iniziato ad affollare la scalinata della Cattedrale già ore prima dell’inizio dello spettacolo. Nell’attesa della sfilata, il pomeriggio, presentato da Mimmo Contestabile, ha visto gli interventi delle autorità e di alcuni ospiti delle delegazioni presenti, con intermezzi di spettacolo da parte del gruppo folcloristico catalano di Caldes de Montbui.

La giornata si è conclusa con  “Note e colori di primavera” concerto lirico sinfonico a cura dell’Orchestra Mediterranea Siracusana e coro con gli interventi di video mapping, realizzati da Elisa Nieli.


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