Parecchi mesi fa era a rischio la convenzione tra la Regione Sicilia e l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad alta specializzazione (Ismett) di Palermo, cosi le associazioni dei donatori d’organi si sono messi nel piede di guerra.
L’allarme parte dal gruppo comunale di Noto “Salvatore Rametta” dell’Aido (Associazione Italiana Donatori Organi) e dal suo presidente Corrado Protasi, che lancia anche un appello a tutti i deputati regionali di riferimento per la zona, affinché presentino un’interrogazione parlamentare sull’argomento.
«Per dare tempestivamente risposte concrete – spiega Protasi – ai numerosi pazienti e alle loro famiglie, ma soprattutto per rassicurare e tutelare chi ha il diritto di continuare a fare riferimento a un centro dell’eccellenza».
La convenzione era in scadenza il 31 Marzo 2015 e il mancato rinnovo metterebbe a rischio il diritto di tanti pazienti siciliani di essere curati in maniera professionale dalla Regione. Il risultato sarebbe che molte persone che sarebbero costrette a rivolgersi ad altri centri specializzati, al Nord o direttamente all’estero.
I Piani della Giunta regionale, l’Ismett dal 2015 non riceverebbe più il contributo speciale che fino qui erogava l’ente, venendo declassata a normale unità operativa, con il rimborso delle prestazioni effettuate secondo un ben preciso tariffario e con un tetto prestabilito.
Cosi si metteva a rischio la salute di tutti i pazienti in attesa di trapianto o trapiantati seguiti che, finora hanno trovato in quell’Istituto un’assistenza sanitaria ad alta specializzazione,il servizio erogato dall’Ismett, è stato anche rivolto a chi doveva effettuare interventi di alta specializzazione, che richiedono alti livelli tecnologici e di efficienza sanitaria certificata anche dal ministero della Salute, che ha riconosciuto il titolo di Irccs (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) perchè l’Istituto è infatti strettamente legato all’Università americana di Pittsburgh, grazie alla quale, nel corso degli anni, si sono elevanti gli standard di qualità ed efficenza, che hanno permesso di garantire cure d’eccellenza per trapiantati e per chi è ancora in lista d’attesa. L’incerto equilibro della Regione a generato panico nei pazienti, non solo per il loro diritto costituzionale alla salute, ma anche come cittadini preoccupati che una preziosa risorsa sanitaria possa andare dispersa, e omologata alle strutture inefficienti che purtroppo esistono nel nostro territorio. L’attenzione si è spostata dunque tra i corridoi dell’Ars, in attesa che il Presidente Crocetta e l’Assessore Borsellino firmavano la Convenzione Regione Siciliana e Ismett.
Sul rinnovo si è scatenato un braccio di ferro fra le Associazioni e la Regione i quali anno fatto sit-in in piazze, ospedali ed infine cenera uno in programma giorno 17 Marzo davanti l’Assessorato alla Sanità.
Ma siamo felicissimi di comunicarvi a pochi giorni della firma che l’accordo per il rinnovo della Convenzione fra Ismett e Regione c’è, ma sotto le lineee guide del ministero che detta le condizioni.
Vi alleghiamo la comunicazione mandata dall’Assessore Lucia Borsellino:
Ieri vertice in assessorato tra il centro trapianti, università di Pittsburgh e Regione, ed il parere del ministero che dice sì all’aumento dei posti letto ma nega l’incremento del budget e le assunzioni esterne, dopo il tavolo tecnico di ieri possiamo
procedere a trasformare gli accordi raggiunti in documenti che ci portino verso la firma di un accordo quadro e, dunque, alla nuova convenzione.
“Abbiamo oggi la certezza – conclude – che potremo predisporre, in tempi ragionevolmente brevi e comunque utili ad assicurare la continuità operativa dell’Istituto, un documento che garantisca i necessari livelli di efficienza, efficacia e sostenibilità sia dal punto di vista economico che puramente sanitario, la nuova convenzione che, di fatto, consentirà il sereno proseguimento delle cure destinate ai pazienti di ISMETT con le stesse caratteristiche di eccellenza.