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Noto, strade bloccate al Piano Alto: ecco i motivi dei ritardi [Foto]

NOTO – Transenne e strade bloccate a Noto, dove da mesi sono in corso i lavori per il rifacimento del manto stradale. Le operazioni sono iniziate a maggio di quest’anno e coinvolgono molte vie del Piano Alto, che da tempo erano trascurate. Ma, secondo i residenti, i lavori procedono lentamente e causano diversi disagi: la viabilità ha subito un rallentamento, i posti auto sono stati ridotti e molte strade sono percorribili solo a piedi.

I tempi e le modalità dei lavori pare stiano danneggiando anche i commercianti, che si trovano in difficoltà, dato che le vie davanti alle attività commerciali sono interrotte e molte di queste sono difficilmente raggiungibili in auto.

“Stanno rifacendo tutte le strade – spiega Giuseppe, che abita al Piano Alto – ma, anziché chiuderne una per volta, le hanno chiuse tutte contemporaneamente. La zona della Chiesa del Santissimo Crocifisso si è trasformata in un vero e proprio cantiere. Si tratta di vie che ormai possono essere raggiunte solo a piedi, è un danno per le attività commerciali”.

“I disagi sono molti – ci racconta il netino Corrado – considerato che si sta solo smantellando senza ripristinare. La viabilità è uno schifo, perché c’è solo una strada percorribile che permette di arrivare in via Principe Umberto, una tra le principali. Se dovessero chiudere anche quella, si dovrebbe fare un gran giro. Inoltre, con i lavori, non ci sono più parcheggi e la polvere è davvero molta. Nessun controllo da parte del Comune, le attività sono al collasso considerato che le strade davanti ai negozi sono completamente rotte”.

Sulla vicenda si è espresso Corrado Frasca, assessore ai Lavori pubblici di Noto, che ha assicurato un’accelerazione dei tempi per la realizzazione delle strade.

“Ci stiamo occupando del cantiere al Piano Alto di Noto – ci spiega Frasca – dopo l’estate c’è stata anche un’accelerazione nello svolgimento dei lavori. Le vie che sembravano tutte chiuse sono state riaperte, i marciapiedi sono stati ricostruiti e, anche col cantiere in corso, molte strade come via Trigona sono percorribili. Ovviamente non nego che ci siano delle difficoltà, perché si tratta di un cantiere invasivo”.

E, oltre che per i tempi di realizzazione, la settimana scorsa si è sollevata la polemica anche per i materiali che sarebbero stati utilizzati. Diverse le proteste e le iniziative di vari movimenti locali, come Notolibera, Passione civile e Italia Nostra, denunciando anche l’uso dell’asfalto in un quartiere storico come quello del Piano Alto. Una scelta dettata dalla necessità di far quadrare i conti.

“Il cantiere doveva avere una durata di 8 mesi – ammette l’assessore Frasca – ma ci sarà un leggero slittamento dei tempi di realizzazione, dovuto a una variante del progetto di cui ci stiamo già occupando. Stiamo difatti valutando la possibilità di mettere mattoni al posto dell’asfalto. Il sindaco Bonfanti ha dato l’incarico all’ufficio di predisporre la variante al progetto, che dovrà però essere approvata dalla Soprintendenza”.

“Metà delle strade del Piano Alto – conclude Corrado Frasca -, che erano abbandonate da anni, saranno rifatte. L’amministrazione è vicina ai commercianti, giovedì ci sarà una riunione e avremo un confronto con loro”.

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