Siracusa - Per la prima volta in processione il simulacro argenteo della patrona di Siracusa e le sacre spoglie della martire siracusana arrivate da Venezia sei giorni fa. Nei giorni del'Ottavario sono state calcolate circa 100 mila presenze di fedeli accorsi alla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro. Pellegrini provenienti soprattutto dalla Sicilia, ma anche dalla Calabria, Lazio, anche Reggio Emilia, da Malta e dalla Francia. Circa 600 i volontari addetti all'accoglienza. Oggi la processione riporta il simulacro in Cattedrale. Il corpo della vergine siracusana resterà in Cattedrale per tutta la giornata di domani, domenica 21: alle ore 9, l'arcivescovo di Siracusa, Mons. Salvatore Pappalardo, presiederà la celebrazione eucaristica; alle ore 11, sarà l'arcivescovo di Catania, mons. Salvatore Gristina a presiedere la celebrazione; infine alle ore 19.00, il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, presiederà la solenne celebrazione con il saluto della città alla Reliquia del Corpo di Santa Lucia. Lunedì la partenza con un volo della polizia di Stato dall'aeroporto Fontanarossa di Catania. "Le dimensioni reali dell'evento non possono essere verificate perché si tratta di un evento il cui spessore spirituale è primario su tutti gli altri ed è imponderabile - ha affermato il vicario generale dell'Arcidiocesi, mons. Sebastiano Amenta -. Certamente il Signore ha voluto attraverso Santa Lucia una carezza a tutti, in particolare a quanti specie in questi tempi sono nella sofferenza. Grazie a tutte le meravigliose persone del volontariato che sono la vera ricchezza di questa città. Grazie a tutti volontari singoli che da mesi si sono preparati anche spiritualmente per prestare anche solo alcune ore di servizio. Sono loro il volto della Chiesa siracusana che con le quanti si recano in pellegrinaggio nomi volti che non cercano visibilità ma solo la gioia di poter accogliere con un sorriso".
Il fercolo
La “Vara” o Fercolo utilizzato oggi per portare le Sacre spoglie è il carro su cui viene portato in
processione, dal 1694, il Simulacro di Santa Lucia di Carlentini. La Vara, alta 5.90, è stata costruita
dagli artigiani locali. Essa è di legno di pioppo stagionato a sei colonne corinzie, in puro stile barocco,
dorato in oro. Quattro putti sono seduti agli angoli, mentre al centro è stata realizzata una croce.
Il carro fino agli anni 60 veniva spinto dai fedeli carlentinesi. Poi per oltre trent’anni, il Fercolo è
stato sistemato su un carro a motore. Nel 1998 con la nascita dei Devoti di Santa Lucia, la Deputazione
di Santa Lucia diede incarico di realizzare un carro riprendendo la vecchia tradizione, spinto a mano,
su cui sistemare il Fercolo.
Salvatore Pappalardo