Pachino, morte dell’avolese Paratore, 32enne accusato di omicidio stradale aggravato
PACHINO – Nella giornata di ieri, a seguito di celere ed articolata attività investigativa, Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di PS di Pachino, coordinati dal Dirigente Vice Questore Aggiunto Dott. Paolo Arena, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto Pluchino Angelo (classe 1984) di Pachino, per il reato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Poco prima della mezzanotte del 15 dicembre, dopo una serata trascorsa con amici a Siracusa, l’indagato a bordo della sua autovettura Toyota Rav4 faceva rientro a Pachino.
Giunto in corrispondenza del passaggio a livello di Santa Teresa Longarini, sulla SS 115, travolgeva investendolo in pieno un giovane ragazzo avolese 19enne, Paratore Francesco. Dopo il brusco impatto, l’indagato proseguiva la sua marcia omettendo di prestare il soccorso dovuto probabilmente per paura. Il giovane Paratore decedeva da lì a poco nell’ospedale di Avola ove veniva trasportato a mezzo ambulanza a seguito di segnalazione di un passante che si era accorto di uno zaino sull’asfalto.
In mattinata, grazie alla verifica di alcune immagini di videosorveglianza, la Questura di Siracusa comunicava a tutte le pattuglie la targa di un mezzo sospetto visto sfrecciare sulla carreggiata subito dopo l’impatto. Il mezzo risultava intestato al Pluchino. A questo punto scattavano immediatamente le indagini a cura degli uomini del Commissariato di Pachino. Da una prima verifica, il Pluchino risultava irreperibile presso l’indirizzo di residenza. Solo verso mezzogiorno del 15 dicembre i poliziotti lo rintracciavano nel garage di un carrozziere, ove lo stesso aveva condotto il mezzo per le riparazioni urgenti. Sussistendo il pericolo concreto di cancellazione delle tracce del reato, gli operatori di Polizia ponevano il veicolo sotto sequestro probatorio eseguendo i rilievi tecnici a mezzo di personale di scientifica.
L’indiziato, condotto in Commissariato, dopo essere stato sentito in presenza di un legale sui fatti occorsi, avrebbe ammesso le sue responsabilità, di non essersi fermato nonostante il tragico impatto, attesa la circostanza che non si era accorto, a suo dire, di aver investito una persona. Infine, secondo quanto disposto dal PM, Dott. Lucignani, al termine degli adempimenti di legge, l’uomo è stato condotto in carcere.