Pachino, nasce la carta alimentare per le famiglie bisognose
PACHINO – Un reddito minimo garantito ai nuclei familiari bisognosi, erogato sotto forma di beni di prima necessità. Partirà il 2 settembre il progetto “Sia”, Sostegno per l’inclusione attiva, finanziato tramite il Fondo per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che consentirà agli uffici comunali di Welfare locale di assegnare una “Carta alimentare” a quelle famiglie che possiedono determinati e imprescindibili requisiti. Ovvero: essere cittadino italiano, o comunitario, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno del diritto di soggiorno permanente, oppure cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; essere residente in Italia da almeno 2 anni; presenza di almeno un componente minore di età o di un figlio disabile, oppure donna in stato di gravidanza accertata; Isee inferiore o uguale a 3 mila euro.
La valutazione del bisogno sarà effettuata mediante una scala che tiene conto dei carichi familiari, della situazione economica e della situazione lavorativa. Il Sia associa due tipi di intervento: un sostegno economico erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento elettronica, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità; e un intervento di attivazione sociale e lavorativa che si concretizza con l’adesione dell’intero nucleo familiare ad un progetto personalizzato di presa in carico, predisposto insieme ai Servizi sociali, in rete con i Servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riguardo agli enti no profit.
Il corrispettivo in beni di prima necessità della “Carta alimentare” varierà da un minimo di 80 euro mensili, per un componente del nucleo familiare che rientra nella tabella dei requisiti necessari, sino a 400 euro mensili per 5 o più componenti.
«Un progetto – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno – che vede il Comune impegnato nell’attuazione di azioni di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, e che favorisce il coordinamento tra i servizi territoriali ed i servizi sociali. Anche in questo caso ha avuto un ruolo importante il Distretto socio sanitario 46, in grado di mettere in rete le esigenze delle comunità del sudest ed i servizi».
Ieri pomeriggio nel palazzo municipale di via XXV Luglio si è svolto un incontro tra il sindaco, Roberto Bruno, il responsabile del Welfare, Maurizio Veletta, i dirigenti degli istituti comprensivi e superiori e il segretario della Camera del lavoro, Antonio Armone, in cui si è discusso di una delle misure del Sia: il contrasto alla dispersione scolastica. «Si tratta del primo passo – ha dichiarato Antonio Armone – per la costituzione di un tavolo tecnico che avrà il compito di monitorare il progetto ed i soggetti. Come Cgil, indirizzeremo i nostri sforzi nella misura del reinserimento sociale e lavorativo».
Le istanze potranno essere presentate all’Ufficio Welfare Locale del Comune a partire dal 2 settembre.