FLORIDIA – No alla gestione ai privati del centro di raccolta dei rifiuti nella zona artigianale, un ricalcolo dei costi del servizio e che sia rivisto il sistema dei controlli sullo stato di attuazione del contratto. Inoltre, che le tariffe della TARI dovranno essere rivedute al ribasso, con notevole risparmio per i cittadini. Sono questi i punti fondamentali della proposta di modifica del piano di intervento di gestione integrato dei rifiuti nel comune di Floridia, presentata stamattina dal movimento politico-culturale di Primavera Floridiana, davanti al centro di raccolta nella zona artigianale. Con questa proposta di primavera floridiana si arriverebbe a risparmiare circa un milione di euro all’anno.
“Primavera Floridiana non contesta il progetto in generale che complessivamente è condivisibile, ma ne contesta alcuni costi ingiustificati e l’affidamento a privati – si legge nella proposta – della gestione del centro di raccolta comunale che hanno fatto lievitare notevolmente il costo complessivo del servizio (un milione di euro) e, conseguentemente, un maggior aggravio di tasse sui cittadini. Entrando nei particolari, che il costo del servizio allo stato attuale, con la raccolta differenziata al 5% , è di €. 2.190.617 oltre IVA 10% annuo, mentre nel nuovo progetto, con la raccolta differenziata prevista al 65%, il costo è di €. 3.104.486 oltre IVA 10% annuo. E’ evidente la prima incongruenza, la raccolta differenziata prevista al 65% fa diminuire l’accumulo di rifiuti da conferire in discarica e riduce i costi di trasporto e conferimento nella stessa. Invece nel nuovo progetto della P.A. questi costi addirittura aumentano come se la differenziata fosse mantenuta al 5% (stato attuale). La proposta di P.F. è quella di rivedere i calcoli al ribasso, calcolando i costi di trasporto e conferimento in discarica in misura proporzionale all’aumento della percentuale di differenziata. Ci sarebbe – si legge nella proposta di Primavera Floridiana, pertanto, un costo annuale decrescente del servizio che invoglierebbe i cittadini a spingere maggiormente sulla raccolta differenziata. Altrimenti, ci domandiamo: “Perché i cittadini dovrebbero effettuare la raccolta differenziata se questa non comporta alcun vantaggio? Questo dato, secondo un calcolo sommario da definire in maniera più capillare, farà diminuire i costi di circa 200.000 – 300.000 euro circa. E’ chiaro che la sensibilizzazione dei cittadini ad attuare la raccolta differenziata dovrà essere chiarita in maniera più precisa con un’informazione porta a porta che non può limitarsi alla distribuzione dei sacchetti trasparenti e di un semplice volantino. I cittadini dovranno essere abituati alla raccolta differenziata attraverso una verifica settimanale dello stato di attuazione. L’altra incongruenza che è stata rilevata, riguarda la gestione del Centro di Raccolta Comunale – aggiungono -, attualmente effettuata dal personale comunale e che, con il nuovo progetto, è affidata alla gestione privata, con notevole aggravio di costi di personale etc. La proposta di P.F. è quella di mantenere la “gestione comunale” del predetto Centro di Raccolta, lasciando alla “gestione privata” solo il servizio di trasferimento dei rifiuti presso le piattaforme specializzate. Questo comporterà un minore impiego di personale privato (4 operatori) e la riduzione dei costi collegati alla gestione pubblica e, conseguentemente, minori costi del servizio. Questo dato, secondo un calcolo sommario da definire in maniera più capillare, farà diminuire i costi di circa 200.000 euro circa.
Infine, un ragionamento a parte, merita il sistema dei controlli sullo stato di attuazione del contratto che dovrà essere effettuato da una commissione di tre esperti nominata dalla Giunta. La Commissione dovrà redigere una relazione semestrale sullo stato di attuazione dell’appalto, suggerendo all’Amministrazione le eventuali criticità rilevate e l’applicazione di eventuali penali”.
Salvatore Pappalardo
