PRIOLO -Una soluzione per utilizzare gli alimenti che rischiano di essere sprecati. Il tutto aiutando centinaia di persone.
I consiglieri comunali Alessandro Biamonte e Giuseppe Fiducia , propongono all’amministrazione Pasto per tutti.
Ogni anno in Europa viene sprecato fino al 50% di cibo commestibile, mentre 79 milioni di cittadini vivono al di sotto della soglia di povertà e 16 milioni di persone dipendono da aiuti alimentari.
“Pasto Per tutti “ sarebbe la prima esperienza di recupero di cibo sano invenduto, nei ristoranti, per destinarlo alle persone indigenti.
Quantità di alimenti buttati via, avanzi commestibili gettati nella spazzatura: normale amministrazione, a fine serata, per una qualsiasi realtà di ristorazione, cui capita inevitabilmente, ogni giorno, di trovarsi con delle eccedenze di cibo sano.
Uno spreco, ancora di più in periodi di crisi come questo.
Secondo una ricerca del Politecnico di Milano, in Italia ogni anno sono 6 milioni le tonnellate di eccedenze alimentari generate dal consumo domestico e della filiera agroalimentare (pari a un valore di 12,3 miliardi di euro). Di queste, quasi il 50% sarebbe recuperabile per l’alimentazione umana, ma solo il 6% viene recuperato a fini solidali.
La mancanza di lavoro è il vero dramma;noi non abbiamo la possibilità di darlo,ma abbiamo l’obbligo morale di attivarci con qualsiasi mezzo o progetto che consenta di far fronte a situazioni di disagio, il ritratto e’ drammatico ripetiamo ancora una volta la gente non riesce più a mangiare.
Dopo la nostra proposta della mensa per i poveri non portata avanti dall’ amministrazione siamo nuovamente qui a proporre un ulteriore iniziativa per dare un mano a chi vive nel disagio.
L’idea per l’utilizzo del cibo in eccesso a favore di coloro che hanno più bisogno , matura la decisione di contribuire alla riduzione dei tanti sprechi alimentari che inevitabilmente si generano dando soprattutto una mano a chi cerca di sopravvivere. Dare vita , a Priolo , all’iniziativa di solidarietà.
Pasto per tutti, progetto che ha l’obiettivo di fornire una risposta concreta al sempre crescente bisogno di beni di prima necessità come il cibo.
Il progetto fa sì che tutte le fasce deboli, senza dimora e ‘nuovi poveri’, possano avere ogni giorno pasti di qualità (eccellenze, non eccedenze) provenienti da selezionati locali italiani (fra ristoranti, catering, gastronomie, ecc).
Cuochi, baristi e ristoratori, a fine giornata, ritagliano una piccola parte del loro tempo per raccogliere le vivande rimaste nelle loro teglie e metterle a
disposizione dei volontari che prontamente le consegnano a chi più ne ha bisogno.
Possono aderire ristoranti, bar, gastronomie, mense aziendali o scolastiche, supermercati e mercati. Non ha costi, né per chi dà, né per chi riceve.
Il comune dovrebbe permettere a coloro che decidono di aderire di usufruire dei vantaggi fiscali.
A rendere riconoscibili gli esercizi aderenti al progetto è una vetrofania affissa sulla propria vetrina che dice “In questo esercizio doniamo ogni sera il cibo invenduto alle persone bisognose. È la cosa buona da fare”.
Il comune di Priolo Gargalllo dovrebbe proporre la stipula di una convenzione ad hoc con gli esercizi : «I negozi convenzionati potrebbero avere sgravi fiscali visto il loro coinvolgimento in attività di volontariato».
Si chiede all’amministrazione se è sua intenzione attivare tale iniziativa .