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Recupero della Ferrovia Noto-Pachino: la riattivazione della tratta favorirebbe il turismo e l’economia

ferrovia pachino-noto

ferrovia pachino-noto“Il Comitato si impegna a portare avanti gli obiettivi per cui si è costituito” afferma Francesca Sara Perna, Presidente del comitato per il recupero della Ferrovia Noto-Pachino.

La riattivazione della ferrovia, il riutilizzo delle infrastrutture non ancora alienate dalle FS ed a fianco la costituzione di una greenway (pista ciclabile) di cui esistono già vari progetti che possono essere riutilizzati con i dovuti aggiornamenti.
La riattivazione della tratta Noto-Pachino favorirebbe il turismo e l’economia, trasformandola in percorsi pedonali e ciclabili tra paesaggi mozzafiato.
Si è quindi deciso di chiedere un incontro formale congiunto al sindaco di Noto e di Pachino per verificare la loro disponibilità sul progetto complessivo e le successive verifiche con le società delle FS che hanno in gestione la rete e le infrastrutture (stazioni, magazzini merci, caselli).
Sappiamo che il progetto è molto ambizioso, siamo convinti però che sarebbe un errore, in questa fase, come è emerso nel dibattito e dallo stesso intervento del Vice Sindaco Cettina Raudino, ripiegare su obiettivi minori, rinunciando al progetto complessivo. Tra l’altro l’esperienza dimostra che laddove si è insistito sul pieno recupero di tratte già dismesse, come in Piemonte e in Trentino, gli obiettivi sono stati raggiunti.

A chi sostiene che questo progetto avrebbe dei costi troppo alti, vogliamo ricordare che sono a disposizione fondi dedicati sia a livello europeo, nazionale e regionale. Sarebbe un grave errore non provare ad utilizzarli.
Il progetto offrirebbe opportunità di lavoro nella nostra zona, in cui il tasso di disoccupazione è altissimo, sia nella fase di realizzazione, che successivamente nella gestione.
Per ultimo, ne beneficerebbero anche i privati (aziende, cooperative, giovani) nella gestione delle attività dirette e collaterali che verranno realizzate, spazi espositivi, punti di ristoro e vendita di prodotti locali, bookshop, musei interattivi dedicati al materiale rotabile e alla Riserva Naturale Orientata di Vendicari.
La tratta dismessa si trova in un territorio paesaggisticamente e artisticamente di grande valore con un’economia artigianale e agricola di pregio, depositaria di antichi saperi,
I piccoli imprenditori potrebbero far conoscere e vendere le proprie eccellenze ai turisti, si potrebbero visitare i luoghi di produzione.
Con un turismo responsabile, rispettoso del luogo, interessato e colto, si com-porrebbe un sistema di attività di contorno capace di creare altra economia.

Durante la riunione erano presenti anche studenti già orientati a presentare tesi su queste tematiche che hanno dato la loro disponibilità a titolo gratuito a far parte di un gruppo di lavoro assieme alle competenze che già hanno dato la loro adesione.
Riteniamo utile coinvolgere, oltre al WWF, Italia Nostra, il CUMO, la Facoltà di Architettura di Catania, l’Università di Bergamo e l’Università di Palermo.


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