Augusta – Tensione nella giornata del 3 agosto 2015 nel carcere di Augusta dove è stata sedata una rivolta dei detenuti per mancanza d’acqua.
“La mancanza d’acqua sarebbe la causa scatenante e sicuramente i detenuti fautori della protesta non hanno perso l’occasione per creare confusione e solo grazie al tempestivo intervento della Polizia Penitenziaria si è potuto assicurare l’ordine e la sicurezza”. La situazione resta – dichiara il vicepresidente del SAPPE Salvatore Gagliani – , comunque, molto difficile per via dell’emergenza idrica che coinvolge il carcere di Augusta da 20 anni, a cui si aggiunge il problema di zanzare e insetti vari a dismisura, addirittura con poliziotti che hanno ricorso alle cure mediche. C’è il pericolo di nuove tensioni dietro le sbarre. “Ci auguriamo un immediato intervento da parte delle autorità dirigente – aggiunge Gagliani -, nell’auspicio che saranno presi provvedimenti seri e risolutivi che garantiscano le minime condizioni igieniche mancanti, con una Direzione incapace anche di assicurare l’erogazione dell’acqua negli orari da essa stessa stabiliti, nel contempo valuteremo con la Segreteria Nazionale se fare intervenire l’ASP competente se non addirittura una denuncia alla Procura della Repubblica per scarsa igiene e rischio malattie a cui è sottoposta sia l’utenza che la Polizia Penitenziaria”.