Siracusa, donna condannata per il tentato omicidio dei figli. L’avvocato difensore: “Ricorreremo in appello”
SIRACUSA – Avrebbe cercato di uccidere i suoi figli per intascare i soldi dell’assicurazione. Il tribunale di Siracusa l’ha condannata a poco meno di 11 anni di carcere. A bordo della sua macchina, insieme ai due bambini, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, la donna aveva imboccato una strada in discesa, per poi lasciare l’auto con l’intento, secondo l’accusa, di farla schiantare per provocare la morte dei figli, una bambina di 3 anni e un maschietto di 18 mesi. Nell’impatto rimasero feriti. I fatti risalgono al marzo del 2019. Le indagini hanno portato al rinvio a giudizio della ragazza di 26 anni, condannata in primo grado, con rito abbreviato, a 10 anni e 8 mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per lei il pm aveva chiesto una condanna a 12 anni. La difesa non ci sta e annuncia ricorso in Appello. “La signora – dice l’avvocato Emanuele Gionfriddo, legale della donna – aveva disturbi della personalità, non essendosi mai ripresa dalla morte del marito. Era caduta in uno stato di ansia e depressione, tanto è vero che la notte in cui salì a bordo della sua Smart insieme ai figli, aveva chiamato i carabinieri perché convinta di avere i ladri in casa. I militari si recarono nell’abitazione ma constatarono che non c’era nessuno e andarono via. Subito dopo – prosegue il difensore della donna – lei provò a scappare in macchina portando con se i bambini. Mise in moto e percorse la strada in discesa in leggera pendenza vicino casa sua. Si lanciò fuori dall’auto, che viaggiava ad una velocità di 11 chilometri orari, troppo piano per volere la morte di qualcuno. Lei non voleva uccidere i bambini, non vi era nessun piano premeditato. La macchina andò a sbattere contro un furgoncino e i bambini rimasero quasi illesi. Il suo era un tentativo di fuggire chissà da chi o cosa. Chiederemo di derubricare il reato da tentato omicidio in lesioni aggravate”.
Nel 2018 la donna aveva perso il marito, deceduto in un incidente stradale, ottenendo dall’assicurazione un risarcimento di 200.000 euro. Secondo la Procura di Siracusa, avrebbe voluto incassare anche i soldi destinati ai figli. Da qui l’insano gesto con la condanna in primo grado per tentato omicidio.