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Siracusa, caso Scieri, verso la riapertura dell’inchiesta?

SIRACUSA – Si aggiungono nuove dichiarazioni a supporto della possibilità che venga riaperta l’inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri, giovane avvocato siracusano che stava svolgendo il servizio di leva presso i parà della caserma “Gamerra” di Pisa. Una morte, avvenuta ormai diciotto anni fa, rimasta senza colpevoli.

“Ho appreso dalla stampa che il procuratore generale presso la Procura militare di Roma, dott. Marco De Paolis, intenderebbe riaprire l’inchiesta sulla morte di Emanuele Scieri, il parà trovato morto all’interno della caserma Gamerra di Pisa il 16 agosto 1999”. A dichiararlo è Sofia Amoddio, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte del militare Emanuele Scieri.

“La commissione d’inchiesta che presiedo non ha chiuso i suoi lavori e tra gli altri procederà anche all’audizione del dott. De Paolis”. “Nel 1999 infatti, egli si trovava presso il tribunale militare di La Spezia dove fu decisa l’archiviazione per la morte dello Scieri”, ricorda la parlamentare nazionale. “È indispensabile – prosegue Amoddio – conoscere le ragioni che hanno indotto tale decisione, pertanto, ho richiesto là trasmissione di tutti gli atti giudiziari in suo possesso”.

“I lavori della commissione – conclude Amoddio – proseguiranno anche con l’audizione del pm Iannelli che indagò per conto della Procura della Repubblica di Pisa”.

Due settimane fa, la presidente della commissione parlamentare d’inchiesta aveva fatto il punto su quanto prodotto dalla stessa commissione, alludendo a nuovi elementi di responsabilità da sottoporre al vaglio della Procura.

“Pur non potendo entrare nel merito dei fatti acquisiti, vincolati dal segreto istruttorio, occorre dire – rivelava – che sono emerse circostanze che hanno permesso di individuare elementi di responsabilità da sottoporre al vaglio della Procura della Repubblica”. “Questi nuovi elementi – proseguiva la presidente Amoddio – hanno rilievo penale e giustificano la richiesta di riapertura delle indagini”.

Precisava la direzione dei lavori della commissione: “Più in generale, l’approccio della commissione è andato oltre la categoria del nonnismo, con l’obiettivo di qualificare la disciplina all’interno della Folgore e della caserma Gamerra, nella convinzione che proprio nelle falle e nelle distorsioni di questo sistema disciplinare si rintracciano elementi di responsabilità”.

Concludeva: “Ho già avuto interlocuzioni con il procuratore della Repubblica di Pisa, dott. Crini e, insieme agli altri commissari, sono molto fiduciosa che, sulla base del grande lavoro svolto da questa commissione, la Procura di Pisa riapra le indagini”.

(nella foto di repertorio: deposizione corona di fiori in ricordo di Emanuele Scieri alla caserma “Gamerra” di Pisa)


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