Siracusa, cerimonia in tribunale: piantumata la talea dell’albero di Falcone


SIRACUSA – E’ stata piantumata questa mattina nello spazio verde antistante il tribunale di Siracusa la talea di ficus proveniente dall’albero di Falcone. La piantina è stata donata dal comando provinciale dei Carabinieri. Si tratta di cloni del ficus magnolia cresciuto davanti alla casa di Giovanni Falcone e divenuti simbolo della lotta alla mafia. Su iniziativa della Procura di Siracusa e della Prefettura vengono messe a dimora in questi giorni le prime quattro “piantine di Falcone”, attraverso cui istituzioni e studenti vogliono testimoniare il proprio impegno comune per un futuro consapevole e attivo. Ieri la messa a dimora all’interno dell’istituto comprensivo “Maiore” di Noto e della “Martoglio” di Siracusa, questa mattina la cerimonia principale a Palazzo di giustizia di Siracusa e nel pomeriggio a Lentini, all’istituto comprensivo “Riccardo da Lentini”.
“Accogliamo onorati il dono che intendiamo condividere con quanti riconoscono nel Palazzo di Giustizia la propria casa ideale e materiale – ha detto il procuratore capo, Sabrina Gambino – Starà a cuore di tutti la cura della crescita della nostra piantina di Falcone, segno tangibile della sfida di ogni giorno per l’affermazione della legalità”. Il prefetto Giusy Scaduto ha rivolto un augurio ai presenti: “Dobbiamo essere sempre uniti e coesi. Siamo il volto più bello della società civile – ha detto – Le persone perbene sono la maggioranza e devono dimostrare con i fatti di amare la legalità”.
Per la diffusione di quel simbolo, sono state raccolte le talee dall’albero e sono stati rigenerati centinaia di esemplari con lo stesso genoma dell’originale al fine di essere donati a scuole ed enti in tutta Italia nel quadro del progetto di educazione alla legalità ambientale denominato “Un albero per il futuro”, promosso dal ministero della transizione ecologica insieme alla fondazione Falcone e all’Arma dei Carabinieri. Coinvolte circa duecento scuole siciliane con richieste da oltre 2.000 istituti del resto d’Italia.