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Siracusa, CNA conferenza stampa di fine anno: ”nel 2015 una svolta o le piccole imprese, già indebolite, non reggeranno il peso di tutti questi anni di crisi”

La CNA di Siracusa, in occasione della conferenza stampa di fine anno, analizza l’anno 2014 e indica le
priorità per il prossimo 2015 in riferimento allo stato di salute di artigiani, commercianti e Pmi fortemente
indebolite da questi anni di recessione, con migliaia di aziende chiuse o fallite e tanti imprenditori e lavoratori
autonomi costretti a stare sotto la soglia di povertà.
Nello specificare le criticità dell’anno appena trascorso e le prerogative per quello prossimo ad iniziare è stata
fatta una valutazione rispetto i tre principali livelli di governo del paese.
Sul piano nazionale è apprezzabile l’intervento del governo nazionale per l’abbattimento dell’Irap, per la
semplificazione amministrativa nell’ambito dei procedimenti con la Pubblica Amministrazione e per la riforma
del mercato del lavoro. Tuttavia, resta ancora altissima la pressione fiscale e tributaria e non si può
nascondere il disappunto per la gestione delle Partite Iva e dei tanti giovani che si approcciano al mondo
delle libere professioni e del lavoro autonomo. L’innalzamento dell’aliquota irpef dal 5% al 15% e la
riduzione del massimale di fatturato a seconda del settore economico scoraggeranno inevitabilmente tanti
giovani a fare impresa rompendo un trend assolutamente virtuoso che ha visto migliaia di under 35 attori di
una evoluzione positiva dell’ autoimpiego.
Un correttivo, così come indicato dal premier, per dare fiducia e sostegno, soprattutto ai giovani che con
coraggio vogliono scommettersi nell’ intraprendere, va previsto al più presto riportando l’aliquota al 5% e
magari innalzando il tetto massimale di fatturato, prevedendo una crescita progressiva anche dei contributi
previdenziali che vada a regime dopo i primi tre anni di esercizio. Una proposta semplice, efficace e
immediatamente percorribile che darebbe al sistema una spinta di notevole intensità e una iniezione di
gioventù in tutti i settori economici.
Si considera molto utile la conferma degli incentivi per la ristrutturazione edilizia e per la riqualificazione
energetica degli edifici.
Mentre sul piano degli investimenti in infrastrutture si è gravemente in ritardo: si attende ancora la
progettazione esecutiva della Catania-Ragusa, la previsione dei fondi aggiuntivi per la Siracusa-Gela (tratto
Rosolini-Modica), gli interventi di velocizzazione delle tratte ferroviarie Siracusa/Catania e
Messina/Catania/Palermo, e i lavori sulla nuova pista dell’aeroporto Fontanarossa. Si plaude per l’inizio dei
lavori al porto di Augusta, sperando che si riescano a spendere nei tempi le risorse assegnate e per il recente
via libera ministeriale alla realizzazione della piattaforma di estrazione Vega B.
Poco o nulla è stato fatto per pianificazione quelle piccole opere di riqualificazione per il dissesto idrogeologico
dei territori e delle scuole più volte indicate dal governo nazionale che darebbero una spinta al
comparto edile.
Sul piano regionale abbiamo assistito ad un anno di pericolosa litigiosità della rappresentanza politica con
esperienze assolutamente negative come quella del Piano Giovani precipitato in un nulla di fatto con il rischio
reale di dir addio alle risorse pubbliche a seguito della acquisizione dei fondi Pac da parte del governo
nazionale e dare un pugno in faccia ai moltissimi giovani che avevano acceso una speranza. A questo si
aggiunga una cronica incapacità nella programmazione della spesa regionale con bilanci al limite della
sostenibilità delle veridicità. In questo senso appare necessario un ripensamento nella gestione ed utilizzo
dei fondi comunitari, partendo dal protagonismo dei territorio e prevedendo seriamente la possibilità di
agevolare contratti di programma plurifondo attraverso i quali garantire la realizzazione in tempi ragionevoli
di investimenti anche di area vasta, valorizzando così concretamente lo sviluppo del già avviato distretto del
sud-est.
Anche in questo caso appaiono indifferibili gli interventi relativi a piccole opere di manutenzione, alla
concretizzazione del tanto sbandierato patto dei sindaci ed il rimpinguamento dei fondi di rotazione della
CRIAS e dei consorzi fidi per garantire autentico ossigeno alle imprese siciliane.
Auspichiamo che il Governo e l’ARS abbiano il coraggio di avviare con fermezza quelle riforme nella pubblica
amministrazione che taglino finalmente le spese assistenziali e improduttive ed indirizzare risorse sui settori
produttivi.
Sul livello locale abbiamo assistito ad un generale aumento, insopportabile ormai per artigiani e piccole
imprese, della pressione fiscale sui tributi locali, frutto anche dei minori trasferimenti ai Comuni dal governo
nazionale. In questo senso riteniamo necessaria una razionalizzazione dei servizi che rappresentano maggiori
costi che vanno attuate anche con specifiche riforme di carattere regionale.
Ancora una volta il territorio ha perso importanti occasioni di sviluppo soprattutto in ambito di progettualità
turistico /recettiva privata: un imprenditore di prestigio mondiale, per esempio, se né andato sbattendo la
porta perché dopo tanti anni le Istituzioni non sono stati capaci neanche a condividere un metodo per
avviare un confronto che potesse coniugare sostenibilità e sviluppo, mentre altri investimenti di privati sulla
portualità turistica sono al palo.
E’ indispensabile arrivare quanto prima ad una”cabina di regia” pubblica in cui sono rappresentati i tanti
uffici autorizzativi di livello regionale e territoriale al fine di imprimere velocità ai progetti privati ormai da
tempo in stallo e non scoraggiare chi vuole investire.
In ultimo per il 2015 su questo livello territoriale ci sentiamo di lanciare la sfida al triste fenomeno
dell’abusivismo, una condizione ormai dilagante rappresentata da migliaia di operatori in tutti i settori
economici senza partita iva, non iscritti alla Camera di Commercio e che non versano alcun tributo e nessun
onere previdenziale e assicurativo. Migliaia di operatori completamente in nero e abusivi che fanno ogni
giorno concorrenza sleale ad artigiani e commercianti in regola.
In questo caso CNA Siracusa prende l’impegno concreto di siglare, entro Gennaio, un apposito protocollo
d’impresa con i Comuni e con gli organi di controllo,(Finanza,Ispettorato lavoro, Vigili urbani, Inps,Inail) che
chiameremo IMPRESA VERA, al fine di contrastare l’abusivismo dilagante e codificare segnalazioni
qualificate e limitare un sistema economico sommerso che vale ben più dell’economia reale nell’ambito delle
micro imprese. Questo in un quadro complessivo di supporto alle imprese regolari, facendo in modo di
rendere visibile l’impresa regolare e perseguire quelle che si fanno beffe delle regole facendo leva sulla
propria invisibilità e sulla poca intensità dei controlli.
“il 2015 deve essere un anno di svolta – afferma Antonino Finocchiaro presidente di CNA
SIRACUSA – perché artigiani, commercianti e Pmi si aspettano cambiamenti epocali da parte
della P.A. e della politica. Il 2014 è stato uno dei peggiori anni in provincia e abbiamo la
necessità di cambiare rotta con scelte coraggiose che vadano a premiare chi genera ricchezza e
produttività a scapito di assistenzialismo e clientelismo. Noi saremo a fianco degli eroi ma da
soli potremo fare ben poco, è tempo di dar loro il sostegno che meritano e finirla con vessazioni
e tassazioni che mortificano lo sviluppo”


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