Siracusa, consegnate le targhe al merito dell’Arte
SIRACUSA – Si è svolta, sabato sera, nei locali del Circolo Unione di Siracusa la consegna dei riconoscimenti della IV edizione della rassegna culturale “L’Arte premia l’Arte”, organizzata dall’associazione “Artistica fondazione”, presieduta dal musicista siracusano Paolo Greco, poliedrico ricercatore del suono. La finalità dell’iniziativa, come sottolineato dal suo patron, è quella di valorizzare i talenti locali, che nell’esercizio della loro professione o coltivando la loro passione, nel corso dell’anno solare hanno contribuito a divulgare i valori della creatività, che spesso non sono adeguatamente celebrati.
Le targhe di merito sono state , dunque, consegnate dalla docente in pensione Francesca Aliffi a: Maria Teresa Gulino, action painter Mediterranea, che è riuscita a fare materia delle proprie opere contemporanee l’antica e pregiata carta papiro, con cui crea dedali accattivanti e intrecci anche policromatici; Raimondo Raimondi, critico d’arte e scrittore originario di Caltanissetta ma trapiantato a Siracusa da diversi anni, personaggio molto attivo in ambito culturale, curatore di diverse mostre e eventi e di recente assessore alle Arti e Spettacolo della Consulta civica di Siracusa; allo sportivo Salvatore Minniti, per essere diventato un portabandiera a livello internazionale del tennis, di cui è abile maestro; alla giornalista Mascia Quadarella, collaboratrice del quotidiano la Sicilia, per il suo spirito di osservazione, per la capacità di raccontare fatti e misfatti della città con la giusta neutralità e una buona dose di critica, dimostrando di voler dare voce a chi subisce il disagio sociale e denunciandolo puntualmente.
Altre tre targhe sono state consegnate per l’attività di divulgazione culturale al Consiglio direttivo del Circolo Unione, al suo presidente Sebastiano Monaco e a Carlo Assenza, presidente del Kiwanis Club Siracusa Distretto Italia-San Marino. “Questa iniziativa- ha affermato Paolo Greco, che ne è promotore- vuole incentivare e risvegliare le attività culturali in questa terra a volte dormiente, sebbene vocata naturalmente alla cultura, di cui detiene un patrimonio storico-archeologico invidiabile, ma scarsamente valorizzato. Si può fare e si deve fare tanto per far vivere la nostra città di arte in tutte le sue accezioni, a 360° invece di spingere al di fuori della proprie mura i figli più talentuosi, le cui capacità spesso vengono riconosciute e sfruttate all’estero. L’Arte va coltivata e celebrata come le persone che vi si dedicano, emozionandosi e emozionando”.