Politica

Siracusa, consiglio comunale approva atto di indirizzo per un nuovo ospedale di secondo livello

SIRACUSA – Con un atto di indirizzo approvato stamattina all’unanimità, il consiglio comunale giudica “insoddisfacente” la rete ospedaliera regionale e chiede per Siracusa la previsione di un Nuovo ospedale che sia classificato come Dea di secondo livello. L’attuale classificazione nella nuova rete ospedaliera regionale vede infatti assegnato a Siracusa un Dea di primo livello (ospedali “Umberto I” e “Rizza”) con 355 posti letto complessivi (vedi articolo).

Il documento è l’esito di un lungo dibattito su una richiesta del consigliere Franco Zappalà per l’istituzione di un Osservatorio incaricato di seguire la vicenda, richiesta che poi è stata momentaneamente ritirata per dare spazio, appunto, ad un atto su quelle che sono ritenute le reali aspettative della comunità siracusana. Dopo il dibattito, la presidente Moena Scala ha concesso una breve pausa per consentire una sintesi e la stesura dell’atto di indirizzo che poi è stato approvato dall’aula. Il documento affronta tre questioni. Innanzitutto dichiara “insoddisfacente” la destinazione a Siracusa di un ospedale di primo livello e “rivendica la necessità che nel territorio sia individuata una struttura di secondo livello”. Chiede, dunque la modifica della rete ospedaliera regionale e, intanto, l’immediata previsione di “reparti ospedalieri aggiuntivi” che tengano conto della “presenza del più grande polo petrolchimico di Europa con tutte le ricadute in termini di salute e di sanità”. Infine, che la progettazione da parte dell’Asp abbia caratteristiche idonee alla classificazione di secondo livello e “abbia caratteristiche di modularità”.

Nel corso del dibattito consiliare che ha preceduto la redazione dell’atto di indirizzo, numerosi interventi. Per Ezechia Paolo Reale, che ha proposto di organizzare un presidio davanti la Regione, ci si troverebbe in una fase molto fumosa, sulla quale ha chiesto al sindaco di fare chiarezza; Mauro Basile ha evidenziato le responsabilità della rappresentanza politica siracusana nei ritardi accumulati e la preoccupazione che altri se ne possano accumulare; Salvatore Castagnino ha chiesto la conferma dell’area della Pizzuta perché ha le caratteristiche necessarie, e ha bollato come sperpero di soldi il nuovo incarico dato dalla Regione a un tecnico per valutarne l’idoneità; Salvatore Costantino Muccio, Federica Barbagallo e Curzio Lo Curzio hanno insistito sulla necessità di avere un ospedale di secondo livello tenendo anche conto della presenza di uno dei petrolchimici più grandi di Europa; per Michele Mangiafico l’Asp è tenuta a produrre un progetto che tenga conto delle caratteristiche dell’area, avanzando il sospetto che qualcuno non voglia far fare il nuovo ospedale; per Andrea Buccheri la decisione sul progetto deve comunque tenere conto della decisione del consiglio comunale sull’area.

Anche l’Amministrazione è intervenuta sull’argomento. Il sindaco, Francesco Italia, ha detto che in tutte le sedi ha sempre sostenuto la necessità di avere un ospedale di secondo livello, evidenziando come l’Asp non abbia finora detto cosa pensa dell’area scelta e non abbia mai mostrato un progetto. Mentre l’assessore Fabio Moschella ha invitato tutti a concentrarsi sulla procedura più breve da seguire, poiché la caratteristica modulare del nuovo nosocomio consentirebbe di adattarlo ai reparti che si deciderà di attivare e poiché ci sarebbero i margini finanziari per dotare la struttura della viabilità necessaria.

Rispetto agli altri punti all’ordine del giorno, la seduta proseguirà domani (in seconda convocazione) per discutere il bilancio consuntivo del 2017: è infatti mancato il numero legale al termine di un lungo confronto su una pregiudiziale di trattabilità della proposta sollevata da Cetty Vinci. Ritirato invece dalla proponente, Chiara Catera, l’ordine del giorno dedicato ai controlli sulla qualità dell’aria perché, come detto dalla stessa consigliera, l’argomento in questo momento è oggetto di un approfondimento nella commissione competente.

La riunione è iniziata con l’osservanza di un minuto di raccoglimento, chiesto dalla presidente Scala, per ricordare l’ex consigliere comunale Sergio Claudio, recentemente scomparso a causa di una lunga malattia. Sempre in fase preliminare, da evidenziare l’intervento di Giuseppe Impallomeni che ha annunciato l’abbandono di Cantiere Siracusa per passare al Gruppo misto. Impallomeni ha lamentato un distacco della politica locale da quella nazionale: “Una forza locale priva di un respiro nazionale e regionale e privo di riconoscibilità ha un’azione limitata”, ha detto.

(Nella foto di repertorio: ospedale “Umberto I”)


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