Siracusa, Coronavirus, ecco gli obblighi per chi rientra da zone a rischio
SIRACUSA – Con un avviso alla popolazione, Calogero Foti, capo del Dipartimento di Protezione civile della Regione siciliana, invita i cittadini a osservare le disposizioni contenute nell’ordinanza regionale firmata ieri dal governatore Nello Musumeci, a integrazione delle norme contenute nel Dpcm firmato sempre ieri dal premier Giuseppe Conte, per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
“Al fine di contrastare e contenere il diffondersi sul territorio della Regione Sicilia del virus Covid 19, chiunque a partire dal 25 febbraio 2020 abbia fatto ingresso in Italia dopo avere soggiornato in zone a rischio epidemiologico o sia transitato o abbia sostato nei territori della Regione Lombardia e delle Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli deve comunicare questa circostanza al Comune presso il quale intende risiedere o soggiornare”: così l’avviso del Dipartimento regionale della Protezione civile ribadisce le disposizioni dell’ordinanza del presidente della Regione siciliana.
Anche il Comune di Siracusa ha diramato stamani un comunicato stampa recependo i contenuti dei provvedimenti. Nel caso di Siracusa questa comunicazione andrà fatta via mail all’indirizzo protezionecivile@comune.siracusa.it oppure tramite whatsapp al 349 2657854; al Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Siracusa all’indirizzo mail dipartimento.prevenzionemedico@asp.sr.it; al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta; occorre infine registrarsi presso il sito web www.costruiresalute.it
L’avviso ricorda anche “l’obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza; e che la mancata osservanza di questi obblighi comporterà le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 del C.P. se il fatto non costituisce reato più grave”.
Per ulteriori chiarimenti è possibile contattare il numero verde del Dipartimento regionale della Protezione civile 800 458787.