Siracusa, esecutivi unitari Filctem-Femca-Uiltec: “Il territorio ha ancora bisogno di quest’area industriale”
SIRACUSA – “Continuare a credere nella zona industriale dando più forza all’azione sindacale confederale per verificare ogni passaggio che riguarderà la transizione energetica”. È questo il passaggio chiave riassunto in una nota congiunta a margine degli esecutivi unitari di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Siracusa riuniti per fare il punto della situazione dopo la cessione della raffineria Isab di Priolo dalla russa Lukoil al fondo cipriota Goi Energy e in vista della transizione che potrà ridisegnare le produzioni e lo stesso ruolo del polo energetico siracusano.
I tre segretari generali dei settori chimici di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Fiorenzo Amato, Alessandro Tripoli e Andrea Bottaro, lo hanno ribadito durante l’incontro convocato nella sala “Giulio Pastore” di via Arsenale.
“C’è una partita importante che si gioca nella zona industriale – ha detto Amato, per la Filctem Cgil Siracusa – Tutto il sindacato deve avere la capacità di andare avanti unitariamente seguendo lo stesso cammino per raggiungere gli obiettivi che servono a difendere i nostri lavoratori”.
“Una confederalità necessaria sui temi della zona industriale – ha sottolineato Tripoli, per la Femca Cisl Ragusa Siracusa – L’importanza del polo energetico e tutti i settori produttivi che si muovono attorno ad esso hanno bisogno di un’azione confederale del sindacato per dare maggiore forza alle nostre istanze”.
“Abbiamo salvato la più grande raffineria d’Europa – ha aggiunto Bottaro, per la Uiltec Siracusa – Crediamo nella nostra zona industriale e proprio per questo c’è bisogno di un sindacato forte e pronto ad affrontare le prossime fasi di un processo di transizione a cui dovremo partecipare attivamente”.
Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno ricordato la visita del ministro Adolfo Urso, che lo scorso 12 maggio ha prima partecipato all’assemblea pubblica di Confindustria Siracusa sulla transizione energetica e ha poi fatto visita alla raffineria Isab di Priolo, sotto la nuova proprietà. I sindacati sono attesi il prossimo 23 maggio al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
“Conclusa la vicenda Lukoil c’è ora da lavorare sulle trasformazioni che riguarderanno questo polo – ribadiscono nella nota congiunta i tre segretari generali – Il territorio ha ancora bisogno di quest’area industriale e servirà comprendere quali strategie intenderà attivare il governo per salvaguardare un patrimonio economico e occupazionale notevole. Il sindacato unitario lavorerà per dare risposte ai lavoratori, impegnandosi in questa nuova partita che innoverà le produzioni, ma che dovrà tutelare formazione e occupazione dei tanti addetti impegnati nelle nostre aziende”.